Pisa – Si chiude una pagina di cronaca nera italiana con la condanna a vent’anni, con rito abbreviato, per Antonio Logli, marito, nonché assassino, di Roberta Ragusa.
La condanna è stata emessa dal giudice Elsa Iadaresta, che ha accolto le richieste dell’accusa, riconoscendo Logli come colpevole dell’omicidio della moglie e della distruzione del suo cadavere.
Vent’anni con rito abbreviato, chiesto dai difensori di Logli, gli avvocati Roberto Cavani e Saverio Sergiampietri che sono riusciti ad ottennero nonostante la richiesta dei pm Alessandro Crini e Aldo Mantovani che chiedevano insistentemente trent’anni. Alla condanna si somma anche l’interdizione alla potestà genitoriale.
Il giallo sembra dunque concludersi dopo circa cinque anni. Fondamentale è stata la testimonianza del giostraio Loris Gozi che avrebbe raccontato di aver visto la notte precedente alla scomparsa di Roberta Ragusa, i due coniugi litigare furiosamente.
I fatti raccontati da Gozi sarebbero infatti coincidenti con diverse ricostruzioni fatte dagli inquirenti sulla vita privata di Logli. Con molta probabilità l’omicidio di Roberta Ragusa sarebbe avvenuto dopo la scoperta del tradimento da parte del marito con Sara Calzolaio, dipendente della scuola guida della famiglia Logli.