E’ diventato un enorme sacrario a cielo aperto lo stadio della Chapecoense dove migliaia di persone si sono radunate per ricordare le 71 vittime del disastro aereo che ha praticamente cancellato la squadra di calcio volata in Colombia per la finale di Copa Sudamericana.
Nell’Arena Condà si sono celebrati i funerali degli sfortunati brasiliani, dopo che per tutta la giornata è proseguito il doloroso rito del rimpatrio dei corpi.
Tra le vittime diversi membri della ‘Chape’ che andavano a Medellin per giocare la finale di Coppa Sudamericana contro l’Atletico Nacional. L’Independiente Santa Fe, che quella coppa l’ha vinta un anno fa, ha donato alla Chapecoense la replica del trofeo conquistato nel 2015. “E’ stato un atto di cuore. Abbiamo provato dolore, tristezza e sgomento”, ha spiegato Cesar Pastrana, il presidente dell’Independiente.
“Un anno fa partimmo con lo stesso entusiasmo che avevano loro, per questo vogliamo che questa coppa resti per sempre nella loro bacheca. E’ un gesto del club, dei giocatori e dei tifosi per i nostri fratelli”, ha spiegato Pastrana dopo l’incontro a Medellin con il dirigente della Chapecoense, Marcel Zolet.
L’Atletico Mineiro non giocherà l’ultima partita del campionato brasiliano con la Chapecoense in segno di rispetto per la tragedia che ha colpito il club. “Voglio comunicare – ha dichiarato il presidente Daniel Nepomuceno – che l’Atletico Mineiro non andrà a Chapeco a giocare l’ultima gara. Noi crediamo nello sport e nel rispetto del dolore. Ho già riferito a Marco Polo Del Nero (presidente della Federcalcio brasiliano, ndr) la nostra decisione. E’ il minimo che possiamo fare per le famiglie, la città e il paese. Tutti stanno soffrendo”.