Lariano (Roma) – Hanno un nome ed un cognome i tre componenti della banda che la notte di Halloween immobilizzarono e picchiarono una donna a scopo di rapina dopo essere entrati nella sua abitazione di via Gerolamo Mechelli a Lariano.
Dopo l’arresto di un primo ragazzo, un 19enne residente nello stesso Comune dei Castelli Romani, fermato da un carabiniere libero dal servizio residente nella palazzina dove i tre consumarono le violenze, questa mattina i militari della Compagnia di Velletri hanno dato esecuzione a due provvedimenti cautelari, emessi rispettivamente dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri e del Tribunale per i Minorenni di Roma, nei confronti di un 18enne e un 17enne, anche loro di Lariano.
I tre dovranno rispondere dalle accuse di lesioni personali e tentata rapina in abitazione aggravata ed in concorso, in quanto ritenuti gli ulteriori due autori dell’efferata rapina ai danni della 55enne che si trovava sola in casa la scorsa notte di Halloween. Il terzo componente del gruppo, come detto, era stato già arrestato, in flagranza, da un carabiniere libero dal servizio, vicino di casa della vittima, immediatamente intervenuto.
L’attività investigativa, scaturita a seguito dell’efferato episodio delittuoso avvenuto a Lariano il 31 ottobre scorso, quando i tre giovani – approfittando dei festeggiamenti in maschera per la notte di Halloween – decisero di rapinare in casa la donna 55enne, aggredendola con un bastone in legno e procurandole gravi lesioni è stata condotta dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Velletri, coordinata dai sostituti procuratori Taglialatela (della Procura di Velletri) e Monteleone (della Procura del Tribunale per i Minorenni).
L’indagine, conseguente l’arresto di uno dei tre, grazie all’intervento di un carabiniere libero dal servizio, vicino di casa della donna, ha permesso di conoscere il movente. Il grave gesto criminoso, definito dal gip “di spropositata e gratuita aggressività … non trattandosi di condotta estemporanea”, era stato pianificato dai tre giovani con l’unico scopo di sottrarre alcuni gioielli nascosti nell’abitazione, informazione appresa dal rapporto di frequentazione con il figlio della donna aggredita.
Come citato dal giudice nel provvedimento cautelare, la rapina è stata meticolosamente preparata, ne sono testimonianza alcuni comportamenti degli arrestati, in particolare il cambio dei vestiti ed il mancato utilizzo di telefoni cellulari, elementi tra gli altri che hanno messo in luce un’attitudine criminale consolidata, a dispetto della giovane età. I due giovani sono stati rispettivamente associati a disposizione dell’autorità giudiziaria nella Casa di Reclusione di Velletri e l’Istituto penale minorile Casal del Marmo di Roma.