Si sono arresi, dopo av er liberato i 118 passeggeri a bordo e i due piloti i due libici che in mattinata hanno dirottato Airbus A320 della compagnia aerea libica Afriqiyah che stava compiendo un volo interno da Sebha a Tripoli.
Il velivolo, con a bordo 111 passeggeri (82 uomini, 28 donne e un bambino) e sette membri dell’equipaggio, era atterrato alle 11.32 a Malta. Poi, dopo un paio d’ore di trattative direttamente con la capitale libica, i due dirottatori, che minacciavano di far saltare l’aereo con granate, hanno liberato tutte le persone coinvolte eccetto i piloti.
Uno dei due dirottatori intende chiedere asilo politico a Malta. Lo riferisce alla Bbc il sindaco di Sabha (Libia), Hamed al-Khayali.
Il premier maltese Joseph Muscat era rimasto in contatto telefonico con il collega libico Faez al Serraj. Secondo fonti dell’aviazione, l’aereo avrebbe cercato in un primo momento di dirigersi subito verso Malta, poi di ritornare verso Tripoli, infine ha imboccato la rotta verso l’isola nel Mediterraneo.
Secondo il quotidiano Times of Malta i due dirottatori sostengono di essere membri di Al Fatah Al Gadida, un gruppo di sostenitori di Gheddafi. Le forze di sicurezza maltesi avevano isolato l’aereo dopo l’atterraggio in un’area dell’aeroporto e circondato l’Airbus. Nove aerei diretti a La Valletta erano stati indirizzati a Catania nelle fasi di chiusura dell’aeroporto per motivi di sicurezza, poi riaperto.