Pil 2016, Istat: “Sale a +0,9%, dato superiore alle stime del governo”

di Redazione

La crescita acquisita per il 2016 sale a +0,9%. Lo ha comunicato l’Istat che ha rivisto al rialzo il Pil del terzo trimestre (+1% rispetto allo stesso trimestre del 2015). Il dato è superiore alle stime del governo che prevedono un Pil a +0,8% per quest’anno.

La crescita acquisita è la crescita annuale che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell’anno.I dati sul prodotto interno lordo è stata commentata dal premier Matteo Renzi, che su Twitter scrive: “La crescita italiana raggiunge il +1%. Se il Paese si sblocca, faremo di più”.

Il terzo trimestre del 2016 ha avuto due giornate lavorative in più del trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al terzo trimestre del 2015, fa notare l’Istat. Rispetto al trimestre precedente, i principali aggregati della domanda interna hanno registrato un aumento, con una crescita dello 0,2% dei consumi finali nazionali e dello 0,8% degli investimenti fissi lordi. Le importazioni sono aumentate dello 0,7% e le esportazioni dello 0,1%.

Nel dettaglio, la risalita degli investimenti è stata determinata soprattutto dalla crescita della spesa per mezzi di trasporto (8,8%), accompagnata da quella per macchine, attrezzature e altri prodotti (0,7%), mentre gli investimenti in costruzioni registrano una in lieve flessione (-0,2%). La spesa delle famiglie è cresciuta dello 0,2% a seguito dell’andamento “particolarmente vivace”, sottolinea l’Istat, della componente di beni durevoli (0,6%), una lieve ripresa dei beni semidurevoli (0,1%) e dei servizi (0,2%) e la stazionarietà dei beni non durevoli.

Quanto ai macrosettori dell’economia, si rilevano andamenti congiunturali positivi sia per il valore aggiunto sia dell’industria (+0,8%) sia dei servizi (+0,1%), mentre il valore aggiunto dell’agricoltura registra un calo dell’1,5%.

Guardando a quanto accaduto fuori dall’Italia, nel terzo trimestre 2016 il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,7% negli Stati Uniti, dello 0,2% in Francia, dello 0,2% in Germania e dello 0,5% in Gran Bretagna. In termini tendenziali, si è registrato un aumento dell’1,7% in Germania, dell’1,5% negli Stati Uniti, dell’1,1% in Francia e del 2,3% nel Regno Unito. Nel complesso, il Pil dei Paesi dell’area Euro è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell’1,6% nel confronto con lo stesso trimestre del 2015.

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