Un aereo militare russo, un Tu-154, appena decollato dalla località sul Mar Nero di Sochi, in volo verso la provincia siriana di Latakia, è precipitato dopo essere scomparso dai radar. Novantadue le persone a bordo, non ci sono sopravvissuti. Sul volo viaggiava anche il Coro dell’Esercito russo, erede del Coro dell’Armata Rossa. Il ministero della Difesa ha confermato che sono stati recuperati già 10 cadaveri e 3mila persone stanno lavorando ai soccorsi.
I resti dell’aereo si trovavano in mare, ad una profondità compresa tra 50 e 70 metri e sono sparsi in un’area di 1,5 chilometri lungo la costa. Il dispositivo era decollato alle 5.20 ora locale (02.20 GMT) dall’aeroporto di Sochi sul mar Nero, e 20 minuti dopo era scomparso dal radar. Il ministero, attraverso il portavoce Igor Konashenkov, ha spiegato che a bordo dell’aereo c’erano soldati, componenti della celebre banda militare Alexandrov e nove giornalisti. Tutti erano in viaggio verso la Siria per tenere un concerto in occasione del nuovo anno per le truppe russe dislocate nel paese mediorientale.
Il presidente russo Vladimir Putin ha nominato il suo primo ministro, Dmitri Medvedev, a capo delle indagini sull’incidente. Lo ha reso noto in una nota il Cremlino. “Il capo dello Stato ha espresso le sue più sentite condoglianze alle famiglie e agli amici delle persone morte nel disastro aereo”, si legge poi. Putin ha poi dichiarato un giorno di lutto nazionale per lunedì.
“Escludo totalmente la tesi dell’attentato. L’aereo apparteneva al ministero della Difesa russo ed è precipitato nello spazio aereo russo. Una simile tesi è impossibile”. Lo ha detto il capo del commissione Difesa del Senato russo, Viktor Ozerov, secondo cui l’incidente aereo potrebbe essere stato causato da un guasto tecnico o da un errore dell’equipaggio. Lo riportano i media russi.
Il presidente siriano Bashar al Assad ha inviato un messaggio di condoglianze a Vladimir Putin. “Ho appreso la notizia – ha scritto Assad – con profondo dolore e tristezza. Siria e Russia sono alleati nella lotta contro il terrorismo e dividono gioie e pene”.