Santa Maria Capua Vetere, segregava donne in casa: arrestato Vincenzo Cioffi

di Stefania Arpaia

E’ stato arrestato in seguito a un blitz dei militari dell’Arma di Santa Maria Capua Vetere, Vincenzio Cioffi con l’accusa di violenza sessuale aggravata, lesioni personali, sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia.

L’uomo, 23 anni, pregiudicato noto come “o’ minorenne”, è stato ammanettato nel pomeriggio di giovedì mentre era in piazza De Simone. 

In base a quanto riferito dalle forze dell’ordine e scoperto in seguito alle indagini condotte dal maresciallo Mario Iodice e coordinate dal comandante della compagnia tenente Emanuele Macrì, l’uomo era riuscito a portare in casa due donne che avevano bisogno di aiuto, segregandole nella propria abitazione.

Il primo episodio di  violenza risale al periodo compreso tra maggio e giugno 2016, il secondo tra agosto e settembre.  Cioffi dopo essersi guadagnato la fiducia delle vittime, le ospitava presso la propria abitazione, per,
poi, di fatto segregarle, e, in una sorta di progressione criminosa, aggredirle fìsicamente e abusare sessualmente di loro.

La prima vittima, dopo un breve periodo di convivenza, ha racconato di essere aggredita dall’uomo con cadenza giornaliera e costretta a vivere segregata in casa, sebbene, in quel periodo, si trovasse in stato di gravidanza. La giovane non solo non poteva avere contatto con i propri familiari ma non poteva neppure sottoporsi alle periodiche visite ginecologiche di controllo.

Gli inquirenti hanno riferito che la donna è giunta al parto in condizioni critiche. Sarebbe stato proprio l’ospedale a segnalare la situazione della giovane. Sarebbe stata una distrazione del 23enne a permetterle poi la fuga. Cioffi, in base a quanto raccontato, le avrebbe procurato gravi lesioni al volto ed al petto. 

La seconda vittima è una ragazzina minorenne di nazionalità rumena che si è recata volontariamente in casa dell’arrestato per poi essere segregata in una delle stanze della sua abitazione. La giovanissima ha raccontato di
essere stata più volte minacciata con coltello, di aver subito percosse, bruciature di sigarette sul proprio corpo, e costretta a compiere e subire atti sessuali.

La finestra della stanza in cui viveva la giovane era sbarrata con travi di legno e chiodi mentre la porta di accesso era chiusa con un lucchetto. Apporfittando della distrazione di Cioffi che, prima di uscire di casa, aveva dimenticato di chiudere il lucchetto, la ragazza è riuscita a fuggire.  

Un’ulteriore vittima, infine, è la madre dell’arrestato. Le due giovani hanno riferito alle forze dell’ordine che il genitore è maltrattato con cadenza giornaliera e percosso, con schiaffi e pugni, dal figlio, costretto a vivere in un clima di costante terrore e di ansia.

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