Una morte violenta quella di Gabriella Fabbiano, 43 anni, di Cernusco sul Naviglio, nel milanese, la donna il cui cadavere è stato scoperto lunedì pomeriggio.
Il suo cadavere è stato trovato avvolto in un telone, attaccato a delle pietre e scaricato in una pozza d’acqua in una cava abbandonata. La donna era in tuta e priva di scarpe.
L’ipotesi è che sia stata uccisa in casa e che solo in un secondo momento il suo assassino abbia tentato di nascondere il corpo.
Il ritrovamento è avvenuto intorno alle 15 dal titolare della cava Merlini, alla fine di via Adua. L’uomo era andato per una ispezione. Ha immediatamente allertato le forze dell’ordine a cui ha raccontato di aver visto spuntare dall’acqua uno strano involucro dalla forma sospetta, all’interno del quale sembrava ci fosse il corpo di un uomo.
Sul posto è stato necessario, a causa della fitta nebbia, l’intervento dei vigili del fuoco di Gorgonzola.
Gli inquirenti intervenuti sul luogo del ritrovamento del cadavere hanno informato che il telone era chiuso con corde e fil di ferro a cui erano stati agganciati delle pietre per appesantirlo ed evitare che il corpo emergesse. In più, hanno aggiunto che la vittima aveva i polsi legati con una corda sul grembo, indossava una tuta e l’abbigliamento intimo, ma era senza scarpe. Il fatto che fosse riconoscibile e lo stato degli abiti ancora intatto fanno presumere che fosse in acqua da non più di due giorni.
Si indaga sulla vita della donna per cercare di far luce su quanto accaduto. Il pm del tribunale di Milano, Francesco Cajani, ha disposto l’autopsia.