Oltre 100 finanzieri del comando provinciale di Varese hanno eseguito 12 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip del Tribunale di Varese (di cui 6 in carcere e 6 con obbligo di dimora), nonché a decreti di sequestro di beni immobili, quote societarie, autovetture e disponibilità finanziarie, per un valore pari ad oltre 100 milioni di euro. Perquisizioni sono, altresì, in corso nelle regioni Lombardia, Lazio, Emilia Romagna ed Abruzzo.
Le indagini, condotte congiuntamente dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Varese e dall’Agenzia delle Entrate – Direzione Centrale Accertamento – Ufficio Antifrode su delega del pm della Procura della Repubblica di Varese, Luca Petrucci, hanno consentito, dopo mesi di complesse indagini, di reprimere un gruppo criminale composto da 18 persone che, attraverso l’emissione di oltre 1,2 miliardi di euro di fatture false ed un’evasione Iva di oltre 334 milioni di euro (per le annualità 2014 e 2015), aveva costituito un vero e proprio “mercato” parallelo di crediti Iva inesistenti, al precipuo scopo di commercializzare “pacchetti di risparmio d’imposta”, a prezzi notevolmente inferiori al loro valore nominale, a favore di aziende interessate ad abbattere il proprio carico fiscale.