Firenze – E’ stata smantellata un’associazione per delinquere finalizzata alla produzione e immissione nel circuito commerciale di vino adulterato e contraffatto. E’ il bilancio dell’operazione del Nas dei carabinieri di Firenze denominata ‘Bacco’, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Firenze che si è svolta nelle province di Firenze e Salerno.
Venti i militari del comando carabinieri per la tutela della salute e dell’arma territoriale hanno dato esecuzione a tre misure cautelari personali, emesse dal gip del Tribunale di Firenze, e altrettante perquisizioni locali.
Al centro della vicenda un’azienda vitivinicola nell’Empolese, in concordato preventivo, tecnicamente inattiva. Qui i carabinieri nei mesi scorsi avevano sequestrato 9mila litri di vino rosso pronto per essere imbottigliato, bottiglie già confezionate di Sassicaia Brunello e Chianti doc, centinaia di etichette e fascette di vino di varie marche, migliaia di capsule: tutto falsificato. Sequestrati anche trenta litri di alcol utilizzato per adulterare il vino.
Uno dei tre arrestati provvedeva alle falsificazioni. Il vino, secondo prime analisi effettuate da consulenti della Procura e dal Nas, non è pericoloso per la salute: non ci sono tracce di metanolo ma è di bassa qualità.
Ai domiciliari sono finiti il titolare di fatto dell’azienda empolese, un campano residente a Empoli, un altro campano residente a Nocera Inferiore. L’azienda di Empoli era addirittura riuscita ad accreditarsi a Vinitaly.
Le indagini sono state dirette dal sostituto procuratore Giulio Monferini con i carabinieri del Nas di Firenze guidati dal capotano Pasqualina Frisio.