Dopo il “no” del gruppo Alde e il ritorno, forzato, alla corte dell’Efdd di Nigel Farage, il Movimento 5 Stelle subisce due perdite in Europarlamento. Angelo Bonelli, portavoce dei Verdi, ha infatti annunciato l’ingresso nel gruppo europeo dell’eurodeputato Marco Affronte. Se ne va anche Daniela Aiuto mentre Marco Zanni si avvicina a Salvini.
“E’ una decisione sofferta ma non ci sono più le condizioni per restare. So che c’è del malumore ma in questi giorni ho cercato di prendere la decisione giusta per me. Mi spiace lasciare i miei compagni che sono persone straordinarie”, ha detto Affronte, aggiungendo di non sapere se altri eurodeputati grillini siano pronti a seguirlo. Si è detto, invece, certo di non dover pagare alcuna penale. L’eurodeputato ha annunciato su Facebook il suo passaggio: “A partire da oggi entro a far parte, come indipendente, del Gruppo al Parlamento Europeo ‘Verdi-Alleanza Libera Europea’. Resterò membro titolare delle Commissioni Pesca e Ambiente (Pech e Envi). Il Gruppo V-Ale conterà così su 51 parlamentari da 18 Paesi diversi”.
A dare il benvenuto al nuovo arrivato ci hanno pensato subito Luana Zanella e Angelo Bonelli, membri dell’esecutivo Nazionale dei Verdi: “Marco Affronte è una persona di cui conosciamo il grande impegno nelle tematiche ecologiste. Siamo convinti che la sua presenza tra gli ecologisti italiani darà un grande contributo alle battaglie per la salvaguardia dell’ambiente e la promozione di una Europa più verde più giusta e più democratica. Affronte, con le sue competenze e la sua storia, non potrà che rafforzare i Verdi nel nostro Paese”.
Quella di Affronte, come prevedibile, non è comunque l’unica defezione: lo stesso percorso lo fa anche l’europarlamentare Daniela Aiuto che passa dal M5s ai Verdi. Marco Zanni, invece, sta considerando di passare al gruppo Enf, la formazione che riunisce la Lega di Matteo Salvini ed il Front National di Marine Le Pen. Il segretario del Carroccio ha confermato di essere in contatto con alcuni parlamentari pentastellati, senza specificare nomi.
Quello di Affronte non è di certo l’unico malumore in casa 5 Stelle dopo il dietrofront di Grillo e Casaleggio, tornati sui loro passi dopo la porta sbattuta in faccia da Guy Verhofstadt all’ingresso del Movimento nell’Alde e la successiva decisione di rientrare nel gruppo euroscettico di Farage. E proprio per questo, il presidente del Gruppo Verde/Alleanza libera europea, Reinhard Bütikofer, ha voluto dimostrare su Twitter la sua disponibilità ad accogliere eventuali grillini dissidenti: “L’accusa ‘I Verdi non ci vogliono’ mossa da parte di alcuni deputati M5S non è corretta. Gli eurodeputati Verdi tedeschi, ad esempio, sono disposti a discutere con ogni eurodeputato che voglia unirsi al nostro gruppo in tutta onestà. C’è rispetto per parecchi deputati del M5S, ma per non Grillo e la sua politica”.
La notizia del passaggio di Affronte ai Verdi è stata immediatamente commentata dagli attivisti, che si spaccano sul web tra chi (pochi) si dichiara solidale e la maggioranza che parla di incoerenza e chiede dimissioni immediate. Nonostante Affronte si sia dichiarato certo del contrario, non è esclusa l’ipotesi di una penale da 250mila euro per il suo addio al M5s.
Il codice di comportamento del M5S Europa, infatti, prevede la sanzione “sia in caso di condanna penale sia nell’ipotesi in cui venisse ritenuto gravemente inadempiente al rispetto del codice di comportamento”. Somma che, precisa il testo, verrebbe donata in beneficenza nel caso in cui Affronte venisse giudicato inadempiente. Il rischio c’è visto che il Codice parla chiaramente dle fatto che “i deputati del M5S al Parlamento europeo non dovranno associarsi ad altri gruppi politici, se non per votazioni su punti condivisi”.