La battaglia contro i parcheggiatori abusivi nella città partenopea è un problema diffuso da tempo.
La polizia municipale dell’unità operativa Mercato-Vicaria ha eseguito una serie di controlli verbalizzando 38 parcheggiatori abusivi che sono stati accompagnati presso il comando di sezione.
Fonti locali hanno informato che i parcheggiatori, dopo essere stati identificati, hanno dovuto consegnare il denaro frutto dell’illecita attività.
Nell’ambito dei servizi predisposti sono stati elevati anche 115 verbali per violazione del codice della strada a carico di veicoli che erano in sosta in modo scorretto.
In un comunicato, le forze dell’ordine hanno informato che: “I controlli continueranno nei prossimi giorni in altre zone anche al fine di verificare gli spostamenti dei parcheggiatori abusivi e per ridefinire la mappatura delle strade dove essi operano”.
Le strade interessate dai controlli sono state: via Vespucci, via Einaudi-Fiumicelllo, Piazza del Carmine, Piazzetta Sant’Eligio, Piazza Mercato, via Sant’Alfonso de Liguori, via Casanova, Piazza San Francesco, via del Grande Archivio, Piazzetta Scacchi, Piazzetta Sant’Andrea delle Dame, via de Grecchio, via del Sole altezza II Policlinico, via Maria Longo altezza Ospedale Incurabili, via Broggia, via Costantinopoli, via Bellini, Piazza Bellini, Piazzetta Filangieri, via dei Cimbri.
Lo scorso 27 gennaio, altre 51 persone erano state sorprese a compiere l’illecita attività nei pressi del Porto di Napoli. Il controllo portò al fermo e all’identificazione dei parcheggiatori abusivi, alcune dei quali anche con precedenti penali.
Condotti nella sede della sezione Chiaia, furono contestate le infrazioni per la violazione dell’art. 7, comma 15 bis del codice della strada che stabilisce che: “Salvo che il fatto costituisca reato, coloro che esercitano abusivamente, anche avvalendosi di altre persone, ovvero determinano altri ad esercitare abusivamente l’attività di parcheggiatore o guardiamacchine sono puniti con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 726 ad euro 2.918. Se nell’attività sono impiegati minori la somma è raddoppiata. Si applica, in ogni caso, la sanzione accessoria della confisca delle somme percepite, secondo le norme del capo I, sezione II, del titolo VI”.