Oltre 60 eventi sismici sono stati registrati sull’Etna nel giro di poche ore. Scosse che hanno fatto ballare non poco il terreno.
Le scosse sono state più di 60, susseguitesi in poche ore, fino alle 12:45 di lunedì, con una magnitudo massima di 3.5 ed epicentro alla profondità compresa fra 10 e 15 chilometri tra le località di Ragalna, Monte Parmentelli e Monte San Leo.
Il terremoto è stato regolarmente registrato dall’Ingv, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia che ha rassicurato la popolazione definendo l’attività “nella norma”.
“L’attività sismica, tuttora in corso, non risulta accompagnata da anomalie negli altri parametri geofisici monitorati e l’ampiezza del tremore vulcanico si mantiene su valori stazionari medio-bassi, tipici degli ultimi mesi”, hanno informato i sismologi.
Secondo gli esperti “rimane pressoché immutata la moderata attività esplosiva al Nuovo Cratere di Sud-Est”.
Le scosse hanno comunque diffuso allarme tra la popolazione che si è riversata in strada. In via preventiva, sono state evacuate le scuole a Ragalna, Nicolosi e Bronte, nel Catanese.
Fonti locali hanno informato che non sono stati registrati danni a cose o persone.