Aversa, l’assessore Ronza: “Pista atletica, ecco la verità”

di Antonio Arduino

Aversa – A ventiquattr’ore dalla sfida lanciata al sindaco da Paolo Santulli per far conoscere la verità sulla questione della pista di atletica da parte dell’assessore ai lavori pubblici Michele Ronza arriva una articolata nota che punta a chiarire la vicenda in tutti dettagli. “In merito alla questione della pista di atletica non posso – scrive Ronza – non intervenire in quanto la problematica è direttamente collegata al mio assessorato”. “La vicenda – continua l’assessore – nasce nel lontano 2005. A tal proposito chi vuole può leggere quasi tutti i dettagli nella nota inviata al Ministero, nel mese di Novembre, che allego. Partiamo dal 25 luglio 2016; giorno dell’insediamento della giunta targata De Cristofaro”.

“Dopo 11 giorni – ricorda l’assessore – in data 5 agosto 2016 (chissà quanti erano in ferie) con determina dirigenziale n. 280 è stato incaricato il tecnico (con sorteggio pubblico) ingegner Della Corte per la redazione del progetto definitivo. Lo stesso professionista dopo alcuni giorni, nell’elaborare le strutture, si rendeva conto che mancava la relazione geologica (nessuno si era accorto di tale mancanza in 12 anni…). Con determina numero 349 del 22 settembre 2016 veniva avviata la procedura per la nomina di un geologo e per le prove sismiche necessarie”.

“Nel frattempo il sottoscritto ha più volte -sottolinea- preso contatti e tenuto riunioni con il consigliere Santulli e con l’ingegner Della Corte. La prima in data 6 settembre quando fu pensata una pista a otto corsie in quanto quella a sei era da escludersi”. “Il tecnico – continua Ronza – accompagnato dal consigliere Santulli, previo accordo con il sottoscritto, si è recato in primis a Caserta ed in data 27 settembre 2016 presso il Coni a Roma dove è stato visionato il progetto per la realizzazione di una pista ad otto corsie. Infatti, lo stesso Santulli in pari data ha inserito una foto in compagnia del professionista, scattata all’interno dello stadio Olimpico, sul profilo Facebook dove espone che il progetto era ok”.

“A questo punto – fa osservare Ronza – erano necessarie una proroga ed un ulteriore finanziamento di circa 500mila euro in quanto la pista ad otto corsie prevede altre opere indispensabili. Il sindaco ed il sottoscritto ci siamo attivati in tal senso investendo anche il professor Pasquino Raimondo (posso fornire il numero a chi vuole rassicurarsi in tal senso) Commissario delle Universiadi 2019 il quale non aveva escluso del tutto il finanziamento. Grazie anche al lavoro minuzioso svolto dalla dottoressa di Ronza, abbiamo preparato un documento di richiesta di proroga che è stato inviato al Ministero nel mese di Novembre”.

“Come richiesto e concordato con il consigliere Santulli tale documento – precisa Ronza – gli è stato inoltrato in anticipo in quanto lo stesso aveva espresso la volontà di occuparsene personalmente avendo, secondo quanto da lui dichiarato, più chance di riuscire nel risultato. Il tutto riscontrabile dalla posta elettronica della dottoressa di Ronza che ha provveduto all’ inoltro via email. Il 21 gennaio, il consigliere Santulli, venuto a conoscenza, in via del tutto ufficiosa, che il Ministero aveva negato la proroga ha fatto una dichiarazione con la quale afferma che se la pista non si farà sarà colpa dell’amministrazione de Cristofaro”.

“Tutto ciò ci lascia sgomenti ed allora – continua Ronza – abbiamo chiesto al consigliere Santulli di starsene buono visto che in 12 anni non è riuscito nell’intento. Noi ci muoveremo nell’ottica e nell’interesse della città e, se ci sono ancora le condizioni, realizzeremo la pista. Se dovesse essere negata la proroga (non si riesce nemmeno a capire cosa sarebbe successo se la richiesta fosse stata fatta un mese prima senza nemmeno il progetto avviato; cosa avremmo scritto nella nota?) probabilmente potrebbero esserci problemi ma non certamente causati da questa amministrazione”.

“Il termine entro il quale si deve realizzare l’opera è il 30 giugno 2017. Anche se avessimo concluso la progettazione a sei corsie (contro la volontà unanime di realizzarne una a otto) e avviata la procedura di appalto dei lavori (con i tempi della Stazione unica appaltante e a parte qualche ricorso che poteva esserci) ci spiega – chiede Ronza – il consigliere Santulli come si sarebbe potuto rendicontare l’opera entro il 30 giugno 2017? (in termini pratici iniziare e completare con regolare esecuzione)”. “Il suo sostenere che basta iniziare i lavori non è suffragato da nulla; non funziona così a meno che ciò non ci viene detto dal Ministero (cosa molto impossibile)”.

“Un altro debito di 1.500.000 euro da addossare ai cittadini aversani non lo faremo mai; anche perché – sottolinea l’assessore – nonostante la pista di atletica fosse ed è importante, ci sono altre priorità che richiedono un’ingente disponibilità finanziaria. Per tutto il resto ha già risposto il sindaco. Dimenticavo, il sindaco è stato invitato per le vie brevi con il manifesto”.

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