Filippo Saltamartini, sindaco di Cingoli, uno dei Comuni del cratere sismico, ha abbandonato in segno di protesta il Rettorato dell’Università di Camerino poco prima dell’arrivo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha incontrato i sindaci della provincia di Macerata. “Pensavamo che ci potesse essere un dialogo con il Capo dello Stato, invece durante questi incontri istituzionali siamo solo costretti ad ascoltare”, ha dichiarato.
“Non è possibile che i rapporti siano di questa natura e per questo ho deciso di andarmene. – ha proseguito Saltamartini – Ho un ponte chiuso da tre mesi e delle imprese che stanno chiudendo e non sappiamo con chi tenere i rapporti istituzionali per manifestare i nostri problemi”.
“Ciascuno di voi sindaci svolge un compito delicato di frontiera, di raccordo tra le comunità di base più importanti del nostro Paese. Ma in questo periodo il vostro lavoro è moltiplicato, particolarmente difficile, con sfide inconsuete e di grande portata”. Ha esordito così Mattarella rivolgendosi ai sindaci del Maceratese, la maggior parte dei quali è alle prese con l’emergenza post-terremoto. Quella del Capo dello Stato è la sesta visita alle aree terremotate delle Marche dal 24 agosto: a Camerino, in particolare, si era già recato il 2 novembre.
“Mi rendo conto quel che vuol dire il contatto con le vostre comunità e far fronte alle esigenze con tre serie di forti scosse che si sono ripetute a distanza di due mesi o poco più l’una dall’altra”, ha proseguito il presidente della Repubblica. “Mi rendo conto della difficoltà nello svolgere il vostro compito – ha aggiunto – di fronte non soltanto all’emergenza del momento ma anche nel dover ogni volta interrompere l’azione di sistemazione di inizio di ricostruzione o per lo meno di programmazione della ricostruzione”. “Avete diritto a tutto l’aiuto possibile, a tutto l’aiuto delle altre istituzioni, aiuto che si cerca di garantire in pieno”, ha detto ancora il Capo dello Stato.
“Ogni volta è richiesto di più e l’impegno che voglio esprimere è che questo di più venga soddisfatto, ci sono anche problemi finanziari”, ha affermato Mattarella. “I Comuni nelle condizioni di contabilità in cui si trovano non possono affrontare emergenze così straordinarie e neppure le altre istituzioni come le Regioni, ma il governo per quello che ne so ha intenzione di provvedere con un ulteriore provvedimento che riguardi procedure e risorse”.
“Talvolta leggo sui giornali di rimpalli di responsabilità ed è sempre utile quando vi siano confronti sulle responsabilità cui far fronte. Ma io so che tra i sindaci alberga la ragione, il criterio che ciascuno, confrontandosi con gli altri, verifica anzitutto quello che in proprio si può fare. E quando i sindaci avvertono questa esigenza, hanno diritto al sostegno intenso, pieno, completo da parte delle altre istituzioni”.