Fuori Paolo Galluccio, Tiziana D’Aniello e Gianpaolo Pisciotta sostituiti da Renato Oliva e Ninì Migliaccio e un terzo posto da assegnare ad Alleanza per Aversa, la lista di cui fu promotore l’ex vice sindaco Nicola De Chiara, con due consiglieri comunali (Isidoro Orabona e Mario Tozzi) che, attualmente, non ha rappresentanti nell’esecutivo guidato dal sindaco Enrico De Cristofaro. C’è aria di rimpasto nella giunta normanna ad appena sei mesi dalla sua formazione. A venire fuori vecchi nodi e nuove evidenze.
Iniziando da Paolo Galluccio, il portavoce cittadino di Forza Aversa (dissidenti di Forza Italia ufficiale), che non sarebbe contento di come gli è concesso amministrare il settore di competenza, quello ai servizi sociali, dove ci sarebbero troppe intromissioni terze tra cui quella della vice sindaca Federica Turco, che confonderebbe, come pare abbia affermato Galluccio, la sua attività di volontaria della Caritas diocesana con la delega ai servizi sociali che non detiene.
Lo stesso Galluccio alla domanda relativa a sue possibili dimissioni da assessore ha risposto: «Non è proprio così, solo in parte. Ho avuto un colloquio con il sindaco con il quale ho fatto un discorso politico, ponendo una questione politica. Inoltre, pur avendo fatto in modo che il mio assessorato non perdesse alcun appuntamento con una serie di importanti iniziative e finanziamenti, ho chiesto al mio assessorato politiche sociali, ho espresso la volontà di fare qualcosa per lasciare traccia, ma non avendo personale amministrativo e non potendo sempre utilizzare persone terze, fermo restando fiducia e stima nei confronti del primo cittadino, una decisione dovrò pur prendere».
L’avvocato aversano si ferma qui nelle proprie dichiarazioni, ma non avrebbe risparmiato secondo i bene informati critiche alla stessa Turco definendola «troppo social» per quanto riguarda diversi interventi della stessa vice sindaca su Facebook.
Galluccio non ha esplicitato quale sia la questione politica che aveva affrontato con il sindaco, ma è certo che si tratti della presenza in giunta di Tiziana D’Aniello, che, oltre a non brillare per attivismo, tanto che, di fatto, la delega all’ambiente è seguita dal sindaco, è considerata, insieme al suo consigliere di riferimento (Francesco Di Virgilio) vicino al centro sinistra e in particolare al parlamentare europeo Pd Nicola Caputo. In questo senso, sono in molti ad auspicare l’ingresso in giunta di Renato Oliva per Aversa Futuro.
Ninì Migliaccio di Noi Aversani, già assessore della giunta guidata da Peppe Sagliocco, dovrebbe sostituire il compagno di movimento Gianpaolo Pisciotta, che in questi primi mesi ha brillato per la propria evanescenza. Per Migliaccio sarebbe pronta la delega all’urbanistica, oggi nelle mani del sindaco.
Il terzo posto che sarebbe lasciato vacante potrebbe essere utilizzato per porre fine ad un vulnus rappresentativo che va avanti sin dal giorno della composizione di questo esecutivo. Si tratta della mancata rappresentanza nell’esecutivo di esponenti di Alleanza per Aversa che pure ha due consiglieri comunali nel civico consesso: Isidoro Orabona e Mario Tozzi. In questo senso, il problema reale da superare, così come già avvenuto a luglio scorso, è relativo alla rappresentanza in giunta delle quote rosa. Insomma, se vanno via due uomini e una donna tra i tre nuovi è necessaria, comunque, la presenza di un’esponente del gentil sesso.