Aversa – È stato un Consiglio comunale in cui l’amministrazione ha voluto dimostrare la sua compattezza messa in dubbio da alcune dichiarazioni rilasciate dai consiglieri di maggioranza come Michele Galluccio che aveva affermato di voler votare ‘No’ alla cittadinanza onoraria per Bobò e quella del consigliere Raffaele De Gaetano che aveva “minacciato” la messa all’angolo dei consiglieri maggioranza che avrebbero detto no a questa proposta.
Dichiarazioni che avevano dato lasciato ipotizzare una rottura all’interno della maggioranza che hanno imposto una presa di posizione dei consiglieri che sostengono De Cristofaro che per ribadire la compattezza della coalizione hanno chiesto l’inversione inversione del punto all’ordine del giorno numero 7 relativo alla concessione della cittadinanza onoraria con il punto numero 2. Una richiesta approvata ma che non ha cancellato le ipotesi di dissapori interni alla maggioranza se si valutano due fatti emersi nel corso del consiglio.
Il primo punto è che la richiesta di inversione fatta, secondo quanto dichiarato dalla consigliere proponente, sia stata fatta dalla consigliera nipote del sindaco. Una scelta considerata poco opportuna dal momento che qualsiasi consigliere di maggioranza avrebbe potuto farla e sarebbe stata certamente approvata dal momento che, come ha espressamente dichiarato Marco Villano del Pd, la maggioranza ha i numeri per approvare tutto quello che vuole, l’altro segnale di rottura interna la maggioranza è arrivato dal comportamento di Michele Galluccio che, pur avendo dichiarato dalla stampa che avrebbe votato no al concessione della cittadinanza onoraria, ha poi preferito astenersi salvando in questo modo capra e cavoli.
Segnali che probabilmente non dicono nulla ma che comunque dimostrano una disarmonia all’interno della maggioranza, Quanto al punto dell’ordine del giorno più atteso, posto come ultimo per la seduta del 29 dicembre, relativo al futuro dell’area ex Texas, la maggioranza ha scelto una nuova tattica per affrontarlo. Questa volta invece di far concludere il consiglio per mancanza di numero legale ha preferito portarlo a termine rinunciando, però, a dibattere lasciando parlare gli esponenti della minoranza che avevano proposto l’argomento, ascoltando in religioso silenzio e senza opporre alcuna osservazione.
Così, evitando contrapposizione, è stato possibile votare immediatamente l’argomento, bocciandolo, in modo da metterci una pietra sopra per aspettare che possa essere affrontato secondo quando sembra essere nei pensieri dell’amministrazione che intenderebbe utilizzare quell’area per la realizzazione di una struttura di ricerca collegata all’università, recuperando l’edificio storico presente all’interno che ospitava la Texas. Ovviamente se la proprietà dell’area ex Texas lo permetterà.