Aversa, Dello Vicario e Virgilio: “La maggioranza opera in funzione di ‘cambiali’ elettorali”

di Livia Fattore

Aversa – «Dopo aver letto le liquidazioni dei gettoni di presenza nelle commissioni consiliari mi è spontaneamente sorto un dubbio: sarebbe stato forse il caso, per far funzionare la commissione trasparenza (non prevede gettoni di presenza) e per mettere in chiaro tutti i punti oscuri della passata e presente consiliatura, di modificare il regolamento prevedendo anche per essa gettoni di presenza?».

Entra a gamba tesa nella ormai annosa vicenda nella mancata partecipazione alla commissione consiliare trasparenza da parte dei rappresentanti della maggioranza il capogruppo consiliare di Fi Gianpaolo Dello Vicario insieme alla sua compagna di partito ed ex vicesindaco Nicla Virgilio.

Lo fa per sottolineare la presenza dei consiglieri di maggioranza in quelle commissioni dove la stessa presenza costituisce titolo per avere una remunerazione in danaro, mentre brillano per assenza nella commissione consiliare trasparenza che, di fatto, potrebbe essere definita di controllo dell’attività amministrativa.

«Comunque, a parte l’ironico interrogativo, al di là delle consistenti liquidazioni dei consiglieri e della meritevole costanza di questi nel partecipare assiduamente, – continuano i due esponenti azzurri – è evidente che questa maggioranza e la sua giunta continuano ad operare in funzione delle cambiali elettorali da pagare».

Quali sarebbero? «L’attuale amministrazione guidata dal sindaco Enrico De Cristofaro regola e definisce rapporti su convezioni di fatto non più operanti (vedi quella per l’utilizzo dello stadio comunale Bisceglia da parte dell’Aversa Normanna) sottraendo competenze ai dirigenti con improbabili transazioni; moltiplica soggetti addetti alla comunicazione con un notevole aggravio per le traballanti casse comunali, prevedendo due portavoce con compiti differenti, di cui uno dovrebbe essere, a quanto pare, un responsabile di una delle liste civiche che ha supportato il primo cittadino nel momento delle elezioni; continua a pagare canoni di locazione ad imprenditori per locali non idonei o che potrebbero essere facilmente sostituiti».

Una situazione che lascia perplessi Dello Vicario (che ha ricoperto più volte il ruolo di assessore oltre che di vice presidente dell’amministrazione provinciale) e di Virgilio (numero due della giunta che vide quale sindaco il defunto Giuseppe Sagliocco) e che fa loro affermare: «Se le premesse sono queste e se è vero che sul Piano Urbanistico Comunale ci sta lavorando un ristretto gruppo di professionisti fidati (di chi?) quale potrà essere il risultato per la città? Speriamo per Aversa che almeno gli strumenti di pianificazione che ne devono disegnare il futuro sviluppo siano ampliati quanto più possibile nella partecipazione alla loro redazione e non siano redatti in segrete stanze da professionisti e imprenditori per poi essere imposti a suon di colpi di mano della maggioranza che quando non è d’accordo fa mancare il numero legale, ma che è compatta quando si deve decidere accantonando gli interessi collettivi a favore di quelli individuali».

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