Aversa, detenuti ma anche genitori: attività ludico-ricreative all’ex Opg

di Nicola Rosselli

Aversa – “Detenuti, ma anche genitori. Sostegno alla genitorialità”. Questo il titolo del progetto che prenderà il via domenica prossima, 8 gennaio, ad Aversa, nella casa di reclusione che fu ospedale psichiatrico giudiziario, con attività di ludico-ricreative rivolte ai figli minori dei detenuti.

“L’obiettivo – affermano gli organizzatori – è quello di strutturare durante i colloqui – attraverso la presenza qualificata di operatori volontari – un contesto educativo e relazionale a supporto dei genitori detenuti per ridurre il distacco tra padri/figli minori e migliorare la qualità di vita dei soggetti reclusi”.

Il progetto, che si sviluppa in un ampio arco di tempo con cadenza mensile, è promosso d’intesa tra l’Associazione Casmu, presieduta da Mario Guida, la Rassegna Nazionale di Teatro scuola PulciNellaMente, rappresentata dal direttore Elpidio Iorio, i vertici della casa di Reclusione, ovvero la direttrice Elisabetta Palmieri, il comandante commissario Luigi Mosca e il responsabile Area Educativa Angelo Russo.

“Il progetto nello specifico prevede la collaborazione dell’agenzia di animazione ‘Frizzi party’ di Cesa, guidata da Salvatore Vozza, che – si legge in una nota- oltre a favorire una più costruttiva relazione dei bambini con i propri genitori ristretti, attenuerà il disagio che prova il minore nei confronti dell’istituzione carceraria. Ci saranno altresì la sociologa, Enza Barbato, la psicologa Anna Costanzo e l’artista Fabiana Live che daranno vita ad una serie di attività con l’intento di ridurre il distacco forzato del genitore dal nucleo familiare causato dalla carcerazione, poiché è notorio che esso si riverbera in negativo sullo sviluppo psicologico dell’infante. Col tempo si cercherà di creare degli spazi a misura di bambino, nonché una vera e propria ludoteca attrezzata, che consentirà ulteriormente di migliorare l’intervento psico-educativo e favorire quindi un miglioramento delle attuali condizioni detentive”.

Nel corso di questa prima mattinata, ai bambini sarà donato un gioco come ricordo dell’esperienza trascorsa insieme al proprio genitore, agli operatori volontari e a quelli istituzionali.

Sempre a gennaio, per la precisione il 14, saranno avviate le selezioni per la formazione di una squadra calcistica formata interamente da detenuti. A coordinare le attività sarà il giudice popolare Luigi Baldascino.

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