Aversa, i familiari di Castaldo: “Rispettata la sua volontà di essere cremato”

di Redazione

Aversa – Con queste parole i familiari di Antimo Castaldo intendono rivolgersi a tutte le persone che sono state e saranno a loro vicine in questi giorni di immenso dolore.

“Per noi familiari di Antimo le ore che hanno seguito la notizia della sua morte sono state come un lungo incubo. Siamo stati sballottati tra obitorio, tribunale, comune, pompe funebri, senza avere la possibilità di raccoglierci nel nostro dolore. Abbiamo toccato con mano affetto e solidarietà ma anche l’indifferenza e la velata ostilità di chi, di fronte alla morte, non è riuscito a superare cose che rientrano nella dialettica professionale, che qualche volta può assumere toni anche aspri.

Antimo era cattolico e credeva nella resurrezione dei corpi dopo la morte ed ha maturato la sua scelta della cremazione dopo essersi assicurato che non fosse contro il magistero della Chiesa. Era convinto che nella morte bisognasse dimostrare estrema sobrietà, senza inutili sfarzi. Egli era anche convinto che la morte, ‘a livella’, ci rendesse tutti uguali e che non si dovesse occupare spazio nei cimiteri con cappelle gentilizie o cose del genere. Per questo abbiamo profuso tutto il nostro impegno affinché la sua scelta, la sua non la nostra, fosse rispettata.

La disponibilità del suo corpo è stata concessa a noi familiari nel tardo pomeriggio di mercoledì 4 gennaio. Purtroppo, accertato che la morte fosse avvenuta per cause naturali, il magistrato aveva dato il suo consenso alla sepoltura senza aver previsto la possibilità della cremazione. Per questo, a due ore e mezza dal funerale, moglie e figlio erano in tribunale per attestare questa volontà.

L’ultima operazione di cremazione dell’impianto di Pontecagnano viene eseguita alle ore 19. Per non fare tardi ed evitare di posticipare ulteriormente la cremazione, dal momento che venerdì, giorno dell’Epifania, non sarebbe stato possibile, abbiamo dovuto sottrarci ai saluti di familiari, amici e conoscenti. Ci rammarichiamo e chiediamo scusa a tutti ma noi per primi siamo stati vittime di questa spiacevole serie di eventi”. 

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