Aversa – Massimo Pulini scopre un’opera del pittore seicentesco Giovan Francesco Barbieri, detto “il Guercino”, una “Madonna Assunta in cielo” presente nella chiesa monumentale di San Francesco di cui la stessa Soprintendenza alle Belle Arti di Caserta ignorava l’esistenza avendola classificata di autore ignoto.
Una scoperta storica perché di quel dipinto si erano perse le tracce essendone stato ritrovato uno simile a Detroit in America. Massimo Pulini, che è anche pittore, è un’autorità in fatto di pittura del seicento, Docente di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Storico dell’arte, Pulini tra i più autorevoli studiosi in ambito nazionale e internazionale, autore di numerosi saggi storici, in particolare riguardanti artisti dei seicento è consulente della più importante collezione privata di pittura del seicento europeo, la raccolta Luigi Koelliker di Milano.
Come pittore ha esposto in importanti gallerie private e pubbliche, sia italiane che straniere e, su commissione dei Musei Vaticani, ha realizzato la decorazione della volta di una delle stanze degli appartamenti papali, attualmente ricopre anche la carica assessore alla cultura del comune di Rimini.
La scoperta di Pulini è stata conseguenza di una lunga ricerca che gli ha permesso di entrare in possesso del libro dei conti, un registro in cui prima Paolo Antonio Barbieri, poi, suo fratello, il pittore Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino, annotavano le opere realizzate, il tema, le dimensioni, il committente, la destinazione, il costo. Elementi che hanno permesso a Pulini di attribuire in maniera inequivocabile il quadro presente nella chiesa di San Francesco come opera del Guercino.
Una scoperta che ha richiamato in città anche Vittorio Sagrbi, noto storico e critico d’arte, che, appresa la notizia, trovandosi a Napoli, nella tarda serata di giovedì si è precipitato ad Aversa per ammirare l’opera e congratularsi con il collega ed amico Pulini.
Sgarbi è stato accompagnato nel suo “blitz” aversano dall’architetto Alessandra Sgueglia, sua amica, che lo ha invitato per una visita per ammirare da vicino il dipinto della Madonna Assunta attribuita al Guercino, pittore di cui il critico è studioso e collezionista.
Vittorio Sgarbi ha visitato la chiesa di San Francesco insieme al sindaco Enrico de Cristofaro, all’assessore alla Cultura Alfonso Oliva ed alla consigliera comunale Danila de Cristofaro, avvisati all’improvviso della visita del critico d’arte, accolti dal parroco don Pasqualino De Cristofaro che ha mostrato il rinnovato museo di San Francesco ed i sotterranei del complesso.
Dopo la visita Sgarbi ha assistito al concerto del Maestro Virgilio nel Salone Romano, chiedendo espressamente di poter ascoltare musiche di Cimarosa, nel prosieguo della serata aversana Vittorio Sgarbi è stato ospite del sindaco de Cristofaro con il quale ha discusso a lungo dell’opera d’arte di San Francesco, confermando l’attribuzione al pittore emiliano Guercino, e delle bellezze e delle possibilità culturali della città di Aversa.
Giovanni Francesco Barbieri, detto Guercino, fu un pittore nato a Cento, nei pressi di Ferrara, nel 1591, molto attivo tra Bologna e Roma nella prima metà del ‘600, si trasferì successivamente a Piacenza per poi tornare nella nativa Cento, ove morì nel 1666. Si è soliti distinguere la sua produzione artistica in tre distinte “maniere” che evolvono in diversi periodi di tecnica pittorica, dalla originaria impronta luministica alla successiva armonia ed altezza delle tinte per poi approdare ad una nuova stagione che anticipa il classicismo barocco.
Si è distinto per numerose opere di soggetto religioso ed anche per varie vedute di paesaggi emiliani, spiccano a Roma le decorazioni a soggetto laico del Casino Ludovisi. I suoi dipinti sono esposti nei maggiori musei del mondo, dal Louvre ai Musei Capitolini.