Una maggiore attenzione per il presidio ospedaliero San Giuseppe Moscati di Aversa (il più importante ospedale di competenza dell’Asl di Caserta) e per gli ambulatori aversani è stata assicurata dal direttore generale dell’ente di via Roma Mario Di Biasio nel corso di un incontro avuto con i rappresentanti del movimento politico Noi Aversani che, nella città normanna anta un vice sindaco, un assessore e ben quattro consiglieri comunali.
Fu proprio il capogruppo consiliare di Noi Aversani, Nico Nobis, a lanciare l’allarme a proposito della necessità di ammodernamento delle apparecchiature per effettuare screening oncologico negli ambulatori Asl di Aversa e dell’ospedale San Giuseppe Moscati in particolare. Attrezzature ritenute obsolete e, quindi, non più efficaci nella lotta per contrastare le malattie, in particolare quelle oncologiche.
«Io e il responsabile politico di Noi Aversani Luciano Sagliocco – ha dichiarato Nobis – abbiamo avuto un incontro con il direttore generale dell’Asl Caserta per discutere dei problemi che avevamo evidenziato. Il dottor De Biasio si è reso disponibile a stanziare dei fondi per l’ammodernamento di questi strumenti diagnostici soprattutto rappresentandoci che e molto favorevole al miglioramento delle apparecchiature utilizzate per fronteggiare l’aumento dei tumori in maniera preventiva».
In questo senso, proprio facendo seguito all’incontro, dall’Asl sono partite alcune richieste relative in particolare ad alcuni strumenti diagnostici affinché venissero sostituiti con altri più moderni e funzionali.
Lo stesso Di Biasio, nel corso dell’iniziativa ha rappresentato a Nobis e a Sagliocco che il pronto soccorso cardiologico dell’ospedale Moscati, che prima smetteva di funzionare alle 22, adesso funzionerà per l’intero arco della giornata, ossia per 24 ore consecutive, offrendo finalmente un servizio completo per questo tipo di necessità.
«Sono soddisfatto – ha dichiarato il capogruppo consiliare di Noi Aversani – della disponibilità dimostrata dal direttore e del fatto che lo stesso abbia, sin da subito, apprezzato la volontà di far fronte a questo tipo di problemi che potrebbero salvare, se presi per tempo, moltissime vite umane. Anche a nome degli specialisti degli ambulatori dell’Asl di Aversa non posso fare altro se non attendere che si dia seguito a questi impegni. Anche per il pronto soccorso cardiologico ci riteniamo soddisfatti dopo aver tanto lottato per il funzionamento continuativo, senza interruzioni nell’arco delle 24 ore, dello stesso».
Sin qui le dichiarazioni degli amministratori, c’è, però, da ricordare che il nosocomio normanno ha anche problemi per quanto riguarda il pronto soccorso dove spesso si registrano problemi legati alla carenza o di personale (in quest’ultimo periodo la situazione si è fatta accettabile) o di materiale. Non di rado, infatti, i malati sono costretti a sostare a lungo sulle lettighe del 118 con le quali giungono presso il pronto soccorso, senza che si riesca a trovare per loro una soluzione alternativa e consona. Non deve, infine, essere dimenticato il problema della sicurezza e dell’incolumità del personale addetto al pronto soccorso che è stato ripetutamente oggetto delle violenze di pazienti e di loro familiari. Una circostanza che non è stata fermata nemmeno dalla presenza del drappello di polizia che di notte resta chiuso.