Carinaro – Cambia la giunta a metà mandato, come da accordi elettorali e scoppiano i mal di pancia perché, a quanto sembra, la sindaca Annamaria Della Provitola mantiene deleghe pesanti a carico di Giovanni Zampella, nonostante questi sia uscito dalla giunta ritornando ad essere consigliere.
“C’è qualche pettegolezzo in giro – afferma la prima cittadina di Carinaro – al quale non dò assolutamente peso. Confido nella serietà del gruppo D’Agostino ed in particolare di Lello Sardo che, a mio avviso, deve essere il nuovo presidente del Consiglio comunale tenuto conto che il precedente, Paolo Sepe, oggi è assessore. Martedì prima giunta e a breve convocazione di una seduta di Consiglio comunale con all’ordine del giorno la presentazione dell’esecutivo e la nomina del presidente del civico consesso”.
Il cambio di giunta era stato deciso nel 2014, quando la lista “Carinaro Libera” vinse le amministrative. All’indomani delle elezioni era stato raggiunto l’accordo sul turn over a metà mandato. E così è stato.
Lunedì gli assessori Lello Sardo, Giovanni Zampella, Rosa Chiacchio e Maria Grazia De Chiara si sono dimessi e la sindaca Dell’Aprovitola ha nominato il nuovo esecutivo: Paolo Sepe (cimitero, verde pubblico e arredo urbano), Bruno Capoluongo (vicesindaco e urbanistica), Alessia Sagliocco (pari opportunità, trasparenza, legalità e progettazione fondi europei), Alfonso Bracciano (politiche giovanili e sport).
Rimangono fuori le deleghe ai lavori pubblici, servizi sociali, bilancio, tributi e lavoratori socialmente utili che Dell’Aprovitola vorrebbe continuare a tenere in testa a Giovanni Zampella. Una decisione che non garberebbe a qualche nuovo assessore, come Alfonso Bracciano, che considererebb le proprie deleghe praticamente “vuote”. Contrario, da quanto è dato sapere, sarebbe anche Lello Sardo, ex vicesindaco, che non vorrebbe che la sua nomina a presidente del Consiglio sia considerata un modo per “zittirlo”.
Sul caso si registra la presa di posizione dell’assessora Alessia Sagliocco, che chiarisce: “Io sono al fianco del sindaco, che ha rispettato i patti. Non considero affatto le mie deleghe ‘vuote’, le voci che corrono rappresentano soltanto pettegolezzi”.