Carinaro, opposizione: “Crisi in maggioranza chiusa tra incoerenze e poltrone-contentino”

di Redazione

Carinaro – “Nel corso del Consiglio comunale di Carinaro del 17 gennaio scorso, con il comunicare le deleghe assegnate alla nuova giunta e con la elezione del presedente del consiglio, il sindaco ha sancito la chiusura formale della crisi venutasi a creare con le dimissioni, presentate dopo appena ventiquattrore dalla nomina assessoriale, del consigliere Alfonso Bracciano. Avversione di quest’ultimo manifestata attraverso una pesante lettera inviata al primo cittadino nella quale dichiarava di non accettare la sua nomina ad assessore adducendo che egli più volte aveva manifestato la sua indisponibilità dapprima non era stata fatta alcuna riunione”.

Così il gruppo di minoranza “Uniti per Cambiare”, secondo cui “abbiamo consumato un’altra pagina brutta e fatta di ipocrisia politica. Ma come si fa a scrivere e protocollare (cioè a lasciare scritto agli atti) una lettera/accusa indirizzata al Sindaco di dimissioni da nuovo assessore perché non si sono avute ‘deleghe pesanti’ e che dice testualmente ‘Il mio modo di far politica e i miei ideali, in cui fortemente credo e per i quali ancora sento la forza e il dovere morale di battermi, prescindono dall’accettare una poltrona-contentino’. Davvero belle parole se poi non avesse rimangiato il tutto perché al contentino iniziale gli sono state aggiunte altre due deleghe! Il Bracciano ha avuto la faccia tosta di rinnegare tutto. Peccato che deve solo trovare qualcuno che se lo creda! La stima, crediamo, senza ombra di dubbio non vi è nemmeno tra i colleghi di maggioranza che, a detta del sindaco, le deleghe/contentino le sono state ‘concesse’ da lei e dal suo collega di gruppo Raffaele Sardo, accontentato a sua volta con l’elezione a presidente del consiglio comunale”.

“A questa penosa vicenda – continuano dall’opposizione – va aggiunto che ci sono state varie riunioni con il gruppi che compongono la maggioranza che sono: una parte del Pd, il Centro e un gruppo di destra che fa capo ad un ex consigliere, di cui il Bracciano e Sardo ne sono risultati gli eletti. E, sempre su dichiarazioni del sindaco rese proprio nel corso del consiglio comunale, si è venuti a conoscenza della litigiosità che vi è stata in tutti questi giorni tra i vari componenti della sua maggioranza. Tanto da farle dichiarare dai banchi del Civico consesso sia a lei che allo stesso Bracciano il contrario di tutto quello che avevano fatto, detto e messo per iscritto. Una incoerenza, poi, palese vi è stata nella breve e flebile dichiarazione fatta dal consigliere ribelle (?) che replicava, alle accuse rivoltagli dal gruppo di minoranza, che ‘una cosa era viverla la situazione e un’altra è molto lontana da quello che pensava lui…Concludendo che lui non ha mai aspirato ad essere nominato vicesindaco’. Dichiarazione che la dice lunga in quanto in paese e negli ambienti più addentrati si sapeva con certezza che il vero contendere del Bracciano era proprio l’affidamento di tale carica e la richiesta da parte del suo gruppo di deleghe pesanti come quella dei lavori pubblici, quella dell’urbanistica o quella delle politiche sociali”.

“Invece – concludono dall’opposizione – tutto ciò non è avvenuto e, come si dice, il sindaco non ha ceduto al ricatto e i due consiglieri hanno fatto una pessima figura, tenendosi però ben attaccati alle poltrone. Alla faccia degli ideali e del dovere morale!”.

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