Weekend a Cesa con visite guidate, concerti e degustazioni gratuite di Asprinio. La “vite dell’aria” è il vino più alto d’Italia, coltivato ad alberata, le sue viti raggiungono anche i 15 metri arrampicandosi ai pioppi che fungono da tutori. Una tecnica di allevamento che risale agli Etruschi e viene difesa a denti stretti nelle piccole aree casertane in cui resiste questo raro vitigno campano a bacca bianca.
Nei territori in cui ricade la Dop Asprinio di Aversa, è in corsa un progetto di valorizzazione finanziato dalla Regione Campania e messo in campo dai comuni di Cesa, Succivo e Gricignano di Aversa. La due giorni di “Viaggio nei sapori e nella tradizione Atellana all’ombra della Vite Maritata al Pioppo”, organizzata dal Comune di Cesa con la Pro Loco, prende il via oggi alle 11 con la piantumazione nella Villa Comunale di una vite di uva asprinia e prosegue alle 15.30 con una visita guidata alle grotte di tufo, dove avviene l’affinamento dell’Asprinio, e al Palazzo Marchesale.
Il percorso è animato da pièce teatrali dell’Artes e musiche dei “Figli di Cibele”. Nella sede Pro Loco si alzano i calici alle 17 per una degustazione guidata da sommelier, mentre in piazza de Michele è musica coi “Rarecanova”.
Domani, alle 10:30, una visita all’alberata aversana, per conoscere strumenti simbolo come scalillo, fescina e “vilignatore”, accompagnata da degustazione di vino e prodotti locali. Il “viaggio” termina alle 19 nella chiesa di San Cesario Martire con un concerto dell’associazione “Giovanni Anfossi”.