Con una nota indirizzata alla stampa l’assessore Valerio Bertolino risponde duramente a quanto espresso dal consigliere Peppino Piazza in merito alle ultime notifiche degli accertamenti tributari a favore dell’Ente.
“Ciò che si augura un cittadino è che un proprio Consigliere comunale dia buone idee, buoni consigli e buona informazione alla propria cittadinanza, anziché strumentalizzare i dati in funzione della propria attività politica, così come si evince – invece – dalle dichiarazioni del consigliere Piazza apparse nei giorni scorsi sulla stampa ‘Il consigliere Piazza: Notificati solo il 50% degli avvisi di accertamento della Tarsu’.
Il consigliere Piazza ha riportato il dato relativo alle notifiche già definite, senza chiarire che per i restanti atti affissi all’albo la notifica è in corso di perfezionamento. Infatti per gli atti affissi è stata inviata, ai loro destinatari, un avviso con mezzo raccomandata a-r, di avvenuta affissione all’albo e deposito degli stessi presso la Casa comunale, ed i contribuenti potranno ritirare gli atti a loro indirizzati proprio presso la Casa comunale, e nel caso non lo facessero la notifica è considerata perfezionata al ricevimento della raccomandata.
Il consigliere Piazza ha riportato il dato relativo agli avvisi Tarsu, dimenticando, forse, quello relativo agli atti Ici per i quali nella prima fase, quella precedente all’affissione all’albo, sono stati notificati quasi l’80% degli atti, una percentuale superiore a quelle medie registrate negli anni precedenti di diversi punti percentuali.
Nonostante la percentuale degli atti notificati sia superiore, Piazza sa benissimo che l’incasso delle somme emesse con gli avvisi, purtroppo, non è legata alla percentuale degli atti notificati, e comunque non imputabile alle modalità di notifica, e tanto meno all’Amministrazione.
Il consigliere farebbe bene, infine, a spiegare ai nostri concittadini che l’affidamento in realtà è, come e’ giusto che sia, degli Uffici comunali. Piazza, inoltre, sa che la notifica a mezzo messi notificatori non ha comportato costi aggiuntivi per l’Ente, considerato che l’Ente avrebbe comunque dovuto sostenere un costo di spedizione addirittura maggiore con le Poste”.