Caserta – La segretaria generale nazionale della Cgil, Susanna Camusso, è giunta a Caserta per prender parte al forum promosso dalla Cgil e dalla Funzione Pubblica di Caserta, dal titolo: “Reggia e dintorni, Occasioni di sviluppo”.
L’evento, tenutosi nella sala Romanelli, ha visto al tavolo dei relatori, oltre a Camusso, ospiti di rilievo per individuare nuove opportunità che il turismo può offrire in Terra di Lavoro. A portare un contributo al tema in discussione il direttore della Reggia di Caserta, Mauro Felicori, il sottosegretario ai Beni culturali, Antimo Cesaro, la delegata al Job Placement dell’Università della Campania – Luigi Vanvitelli, Nadia Barrella, il presidente della Camera di Commercio di Caserta, Tommaso De Simone, il soprintendente ai Beni Architettonici e Artistici di Caserta e Benevento, Salvatore Buonomo, il rappresentante del Forum del Terzo Settore, Pasquale Iorio, il consigliere alla Cultura del presidente della Regione Campania, Sebastiano Maffettone, il presidente di Confindustria Caserta, Gianluigi Traettino, il sindaco di Caserta, Carlo Marino. A moderare i lavori Piero Rossano, giornalista del Corriere del Mezzogiorno.
Il 2016 è stato un anno parzialmente positivo dal punto di vista dell’impatto turistico in Terra di Lavoro. Il confronto tra il 2015 e il 2016, infatti, riporta un aumento di visitatori alla Reggia di Caserta del 45% e degli incassi del 40%. In particolare il mese di settembre 2016 ha registrato un incremento delle presenze alla Reggia rispetto all’anno scorso. I visitatori sono stati 61.189, contro i 42.135 di settembre 2015 con un +45%. Anche gli incassi hanno fatto registrare un notevole incremento con circa 434mila euro – +40%, rispetto a settembre del 2015.
“Il territorio deve fare di più per la Reggia di Caserta. Non è possibile che Monaco abbia da 100 anni la festa del suo prodotto più tipico, la birra, mentre Caserta non abbia alcun grande evento che promuova una delle sue più importanti eccellenze, come la mozzarella di bufala”. Lo ha dichiarato il direttore della Reggia di Caserta, Mauro Felicori, intervenendo al convegno.
Felicori, come già ribadito più volte, chiede “maggiore sinergia con le altre istituzioni territoriali. Non è concepibile – prosegue – che in oltre un anno che dirigo la Reggia non ho mai ricevuto dati sulla situazione del turismo in provincia di Caserta. Inoltre, come più volte lamentato dagli albergatori del Casertano, manca un’efficiente accessibilità a questa provincia. A Caserta non ci sono frecce argento e intercity che la colleghino con Napoli e Roma, ciò vuol dire che Caserta non è considerata una città, ma un paese. In ultimo è necessario fare maggiore promozione, sia sulla Reggia, che peraltro oggi è in parte uscita dal cono d’ombra aumentando i visitatori, sia soprattutto per gli altri beni culturali del Casertano che nessuno conosce”.
Il manager bolognese, approfittando della presenza al convegno della Camusso, ha poi affermato che “nell’epoca della riforma Franceschini che ha dato autonomia a molti siti culturali, non è possibile che la contrattazione tra sindacati e amministrazione nel settore dei beni culturali sia ancora effettuata a livello nazionale e non locale. Nel tempo si sono create rigidità per la mobilità orizzontale e verticale, da noi non si fa più carriera, e questa situazione rende tutti noi un po’ infelici. Auspico che il sindacato prenda consapevolezza di ciò”.