“Dritte” a imprese funebri su moribondi: indagati dipendenti ospedale Piedimonte Matese

di Redazione

Tra Piedimonte Matese, Gioia Sannitica e San Potito Sannitico, i carabinieri hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di sei indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo ed in concorso fra di loro, di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio.

L’attività investigativa, svolta nell’arco del 2011, ha consentito di accertare che due dipendenti dell’ospedale di Piedimonte Matese, rispettivamente, in qualità di assistente ospedaliere, il primo (portantino), e di addetto alla sala mortuaria, il secondo, fornivano, con carattere di continuità, informazioni alle ditte di onoranze funebri “La Sannitica” e “Riselli e C. Servizi Funebri”, sulle condizioni di salute dei soggetti ricoverati e di cui era imminente il decesso o sui decessi avvenuti.

Per tali servizi i due ricevevano dunque, a libro paga delle due azienda di onoranze funebri- svariate somme di denaro, consentendo consentendo ai titolari delle medesime aziende di accaparrarsi le prestazioni richieste dai familiari, violando le norme di libera concorrenza nel mercato.

Gli indagati nei cui confronti si sono chiuse le indagini sono: Angelo Miselli di Piedimonte Matese (oggi in pensione), Luigi Sgueglia 51enne di San Potito Sanniitico (dipendente dell’Ospedale di Pieditmonte Matese), Giuseppe Di Nardo 50enne di Gioia Sannitica, Marcellino Riselli, 30enne e Teresa Reucci 88enne tutti di Piedimonte Maiese.

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