Traffico di sostanze stupefacenti. E’ l’ipotesi di reato principale contestata in un’ordinanza emessa dal gip del tribunale di Avellino su richiesta della procura della Repubblica a carico di 11 persone, destinatarie di misure coercitive.
I carabinieri del comando provinciale di Avellino, insieme a un’unità del nucleo cinofili di Sarno e con un elicottero del nucleo elicotteristi di Pontecagnano, stanno eseguendo perquisizioni ad Avellino, Solofra, Serino, Aiello del Sabato e Torre Annunziata.
Nella frazione di Sant’Agata Irpina di Solofra l’arrivo continuo di acquirenti. Tutti ragazzi e che arrivavano in quella casa di notte e di sera. Secondo quanto ricostruito dalle indagini un avellinese forniva la droga di “ottima qualità”.
Le indagini sono andate avanti fino a marzo 2016. Lo spaccio era prevalenza di coca e hashish. Ad aiutare l’uomo anche sua madr e altri fattivi collaboratori. Gli acquirenti provenivano per lo più da Montoro e Solofra.
La droga veniva acquistava a Torre Annunziata e poi spacciata nei comuni irpini. Ha attirato l’attenzione degli inquirenti il linguaggio usato dagli spacciatori per riferirsi alla droga: usavano termini come “Parmigiana”, bombola, orologio” “caffè” “pensiero” “regalo”. Sono trenta i ragazzi segnalati come consumatori.