Lodi – Spaccio di droga, usura, estorsione, corruzione di pubblici ufficiali: con l’operazione “Big Brothers” è in corso una vasta operazione, sotto la direzione ed il coordinamento della Procura di Lodi, con la quale la Guardia di Finanza ha eseguito oltre 40 perquisizioni e 22 misure cautelari, 17 arresti (11 in carcere e 6 ai domiciliari) e 5 altre misure. Sequestrati anche beni per 1,3 milioni di euro.
L’operazione ha riguardato soprattutto due famiglie, i Labate di etnia rom e i Saviano di origine campana, accusate di spaccio di sostanze stupefacenti, usura, estorsione e reati contro la pubblica amministrazione nella zona sud Milano e nella provincia di Lodi. Impiegati oltre 150 finanzieri, 5 unità cinofile ed un elicottero.
C’è anche un ufficiale della polizia locale di un Comune del lodigiano tra gli arrestati, accusato di corruzione. L’uomo, secondo l’accusa, aveva contatti con un’agenzia di pratiche per ottenere certificati di residenza in Italia soprattutto a cittadini brasiliani e avrebbe attestato false residenze incassando dai 200 ai 250 euro a pratica, cancellando anche sanzioni. Il pubblico ufficiale è stato portato in carcere.