Avevano messo in piedi una sorta di ‘agenzia di viaggi’ per fornire un servizio completo: matrimonio con cerimonia civile, sposa compiacente, pubblicazioni e anche falsi testimoni, amici e parenti e le foto di rito.
Si chiama “Operazione Nozze d’Oro” ed è l’indagine dei carabinieri del nucleo provinciale di Savona che ha portato alla scoperta di una rete attorno alla quale era stato costruito un business legato ai finti matrimoni per ottenere permessi di soggiorno definitivi.
La banda forniva il servizio ad aspiranti mariti extracomunitari in cerca di un permesso di soggiorno definitivo in Italia, sfruttando la possibilità del ricongiungimento familiare. Tra i 10 e i 12mila euro il costo del ‘pacchetto’: nell’ambito dell’indagine sono scattati gli arresti per 15 persone.
L’attività serviva a garantire il regolare ingresso in Italia dell’aspirante sposo, che poteva ottenere il rilascio del permesso di soggiorno definitivo grazie alla ‘sposa compiacente’ e quindi la libera circolazione non solo nel territorio nazionale italiano ma anche la possibilità di circolare tra i vari paesi europei.
L’indagine è nata da accertamenti riguardo alcuni matrimoni sospetti, registrati presso gli Uffici di stato civile di alcuni comuni liguri, e ha portato ad una serie di servizi e circa 40 perquisizioni in tutta Italia che hanno consentito di accertare le singole responsabilità dei vari componenti della banda. Gli arresti sono stati eseguiti in Liguria. Cinque persone sono finite in carcere, altre 10 – in particolare le “false spose compiacenti – si trovano ai domiciliari.