Gentiloni: “Centro Italia in emergenza straordinaria, no capri espiatori”

di Redazione

E’ stata una “concatenazione micidiale tra una nevicata che non si vedeva da 45 anni e tre scosse di magnitudo molto alta. Questo livello di emergenza non è normale, è stato straordinario”. Così Paolo Gentiloni commentando la situazione in Centro Italia. Il premier ha poi sottolineato di temere, di fronte alle tragedie, “un Paese che cerca il giustiziere e il capro espiatorio. La verità serve a far funzionare le cose meglio, non a cercare vendette”.

Gentiloni ha quindi difeso l’operato della Protezione civile: “La reazione all’emergenza straordinaria è stata straordinaria. Non solo li ringrazio ma li difendo: abbiamo un sistema di protezione civile che dobbiamo tenerci stretto, è tra i migliori al mondo”.

Il premier ha poi parlato di politica internazionale e nello specifico del nuovo presidente degli Stati Uniti. “Abbiamo lavorato con Nixon, con Bush, lavoreremo anche con Trump ma ci sono valori ai quali non rinunceremo: il protezionismo per noi non è una soluzione, il migrante deve accettare delle regole ma non può essere respinto, per noi la società aperta è un valore, noi questi valori europei li dobbiamo difendere”.

Rispetto ai rapporti interni all’Unione europea, Gentiloni ha parlato di un’eccessiva, quanto inutile, rigidità applicata ai conti italiani. “L’espressione Manovra aggiuntiva mi fa venire il morbillo. La commissione Ue ha sostenuto in questi mesi che noi avevamo usato per margini di flessibilità per uno 0,2% di troppo. La rigidità su questi zero virgola non ha senso ma collaboreremo con l’Unione Europea per una soluzione nei prossimi mesi, probabilmente attorno alla stesura del prossimo Def”.

Rispetto alla situazione politica italiana, il premier ha specificato come sul fronte ritorno alle urne non sia sua facoltà decidere. “C’è molto da fare. In quanto tempo non lo decide Paolo Gentiloni, lo deciderà il Parlamento Le elezioni non sono una cosa che decido io, noi lavoriamo fino a che c’è la fiducia del Parlamento. L’importante è non mettersi nella disposizioni di chi si sente già alla fine”.

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