Notte in un albergo sul lungomare di Napoli per Diego Maradona arrivato ieri sera, poco prima delle 22 in città, in vista della sua partecipazione allo spettacolo organizzato da Alessandro Siani per domani sera al Teatro San Carlo e celebrativo delle gesta dell’ex pibe de oro. Quando è sceso dall’auto, Maradona è stato salutato dai tifosi in attesa, molti anche da diverse ore, che hanno intonato i cori ‘Diego, Diego’, e ‘Oh mamma, mamma, mamma ho visto Maradona…’.
Il campione argentino ha ricambiato con ampi gesti e la mano sul cuore. Poi è andato in albergo. Dopo circa un’ora, è uscito di nuovo davanti all’ingresso per salutare i tifosi che ancora lo chiamavano.
“Sono felice, stanotte ripassavo le cose nella mia testa. Quello di lunedì non è uno spettacolo, è un racconto di quello che Maradona ha dentro, Maradona prima di uscire dal campo. Il Maradona che io ero dentro era nella testa di ogni tifoso del Napoli. Questo non credo l’abbia mai pensato un altro giocatore”. Così Maradona racconta il suo arrivo a Napoli nella conferenza stampa di presentazione di ‘Tre volte Dieci live’, lo show di lunedì.
“Questo è solo una piccola parte, domani al San Carlo racconterò tutto quello che ho nel mio cuore non lascerò nulla per me. Io so che i napoletani capiranno tutto quello che dirò”, aggiunge. E poi: “Se il Napoli oggi può avere l’illusione dello scudetto è perché un giorno io decisi che questa doveva essere una squadra da scudetto. Lo dissi a un presidente”.
“Dopo una partita con la Cremonese a inizio stagione che non contava nulla – ricorda Maradona – ma che richiamò 80mila spettatori, capii che qui che bisognava giocare per lo scudetto. Venivo dal Barcellona e lì potevi vincere pareggiare o perdere, ma qui a Napoli non posso perdere, mi dissi quella volta. E andammo a vincere ovunque, in casa della Juve, dell’Inter, a Roma”.
“Quando Napoli chiama Diego risponde sempre”, ha chiosato Alessandro Siani. “Maradona – spiega Siani – per la prima volta su un palco teatrale darà la sua testimonianza d’amore e di libertà mettendo in luce le sue verità e la sua incredibile vita. Con lui ospiti e sorprese in un anno per noi tifosi napoletani molto sentito ovvero la vigilia dei trent’anni dal primo scudetto, anche per questo il titolo di questo evento è “Tre volte 10”.
Il fuoriclasse argentino, oggi 56enne, giocò nel Napoli dal 1984 al 1991, portandolo al vertice e lasciando un ricordo indelebile nel cuore dei tifosi. In questo periodo, il Napoli vinse i suoi due scudetti (1986-87 e 1989-90), una Coppa Italia (1986-87), una Coppa Uefa (1988-89) e una Supercoppa italiana (1990).