“Fake News – Una totale caccia alle streghe politica!”. Reagisce così il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, su Twitter alle indiscrezioni di diversi media, tra cui “New York Times” e “Cnn”, su materiale potenzialmente esplosivo che lo riguarda raccolto dalla Russia. Nel messaggio Trump non menziona la vicenda, ma l’orario di pubblicazione risulta successivo alle rivelazioni diffuse dai media americani in serata.
A smentire la presenza di informazioni compromettenti che riguardano il tycoon è anche il Cremlino. “E’ assolutamente una bufala, un’assoluta montatura, una completa fesseria. Il Cremlino non si occupa della raccolta di informazioni compromettenti. Questo si chiama pulp fiction”, ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, assicurando che Mosca non ha informazioni compromettenti neanche su Hillary Clinton.
Video di incontri sessuali con prostitute risalenti al 2013 e suggellati in un hotel di Mosca. Tangenti mascherate in proposte di affari assai redditizi fatte da funzionari russi. Incontri tra suoi rappresentanti e uomini del Cremlino avvenuti nel 2016 per discutere di interessi comuni, incluso l’hackeraggio a danno del Partito democratico e del presidente della campagna di Hillary Clinton, John Podesta.
Sono queste le informazioni personali e finanziarie altamente compromettent, ma non confermate da nessuno, che hanno travolto Donald Trump nella notte in cui Barack Obama teneva a Chicago il suo discorso d’addio da presidente americano strappando le lacrime all’America.
La notizia sarebbe quindi che la Russia avrebbe cercato non solo di coltivare rapporti con Trump ma anche di rastrellare materiale con cui potenzialmente ricattarlo. Lui risponde a modo suo su Twitter bollando il tutto come “notizie false” e parlando di “caccia alle streghe politica”.
L’intelligence russa avrebbe raccolto materiale quindi in tempi non sospetti, ovvero quando l’immobiliarista newyorchese era in visita a Mosca in occasione dell’edizione 2013 del concorso Miss Universo e nel corso di una sua visita precedente nel Paese. Le informazioni comunque al momento non sono verificate e nemmeno verificabili. Le informazioni top secret sono contenute nel rapporto, emerso martedì, consegnato al direttore dell’Fbi James Comey e presentato la settimana scorsa dai vertici degli 007 americani al presidente Barack Obama e allo stesso Trump.