Napoli – Presidio delle associazioni anticamorra lunedì pomeriggio a Napoli nel piazzale antistante il teatro Trianon, nel popolare quartiere di Forcella, dove nei giorni scorsi una sparatoria ha provocato quattro feriti, tra cui una bambina di 10 anni raggiunta da un proiettile vagante ad un piede.
Il sit in è stato promosso dalla rete #UnPopoloinCammino, associazione nata all’indomani della morte di Genny Cesarano, vittima innocente di camorra, e dai comitati cittadini. Tra gli striscioni esposti durante la manifestazione, anche un cartello critico nei confronti dello scrittore Roberto Saviano (“Saviano magnete n’emozione”).
“Una risposta – ha detto Raniero Madonna, di Un Popolo in Cammino – a chi prova a sentenziare sui percorsi anticamorra. La camorra si combatte in strada”. Il presidente della comunità senegalese, Pierre Pereira, ha confermato che i suoi connazionali torneranno nelle strade del quartiere: “La paura – ha detto – non si risolve chiudendosi”.
Presenti, tra gli altri, il padre comboniano Alex Zanotelli, l’assessore comunale al Lavoro, Enrico Panini, il commissario della Cgil di Napoli, Walter Schiavella, il quale ha espresso la vicinanza del sindacato “alle vittime di questo assurdo atto criminale”, ribadendo “ancora una volta la necessità di mettere in campo, da parte delle istituzioni, delle risposte per arginare la violenza nel centro cittadino e contrastare la criminalità organizzata sia sul piano della sicurezza, quanto su quello sociale”.
“Dopo l’ennesimo raid nel centro di Napoli, nel quartiere Duchesca, durante il quale sono rimasti feriti a colpi d’arma da fuoco tre senegalesi che si erano opposti al pagamento del pizzo e una piccola di soli 10 anni, la rete di cittadini che non si rassegna alla violenza e ai soprusi. Un no alla Camorra nello stesso luogo venne ucciso Giuseppe Maikol Russo, vittima innocente come Genny Cesarano”. Così Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale della Campania che ha partecipato al presidio in piazza Calenda, a Forcella, organizzato da ‘Un Popolo in Cammino’.
“I cittadini napoletani e quelli senegalesi – ha aggiunto Borrelli – si sono uniti nella lotta ai camorristi davanti a un simbolo della rinascita del quartiere di Forcella il Teatro Trianon che da alcune settimane ha riaperto i battenti. Questa è la migliore risposta alla criminalità ma anche ai razzisti e a coloro che speculano su queste tragedie. Non esistono differenze razziali nella lotta alla camorra. Anche in questa occasione ribadiamo l’appello al Sindaco De Magistris e allo scrittore Saviano di tornare a dialogare e a marciare assieme nell’interesse di Napoli e del sud. Per questo non abbiamo condiviso i cartelli critici verso Saviano durante il presidio. Adesso è necessario che tutti a ogni livello favoriscano il confronto e l’unità”.