“La Commissione europea ha annunciato, in risposta ad una interrogazione dell’europarlamentare Nicola Caputo, che preparerà nel 2017 un nuovo piano d’azione sulla resistenza agli antimicrobici visto che le strategie messe in campo fino a questo momento non hanno dato esiti positivi.
“Utili, dunque, le nostre sollecitazioni volte ad arginare la dilagante epidemia della resistenza agli antibiotici”, commenta Caputo, esponente del Partito democratico e componente del gruppo Socialisti e Democratici e della Commissione Ambiente, Sanità pubblica e Sicurezza alimentare.
La causa principale, la somministrazione impropria dei farmaci, ha fatto registrare dati preoccupanti specialmente in Italia e in Germania: + 79% tra il 2000 e il 2010. A questo fenomeno corrisponde la contrazione della ricerca nel campo: nel 1990 erano 18 le grandi case farmaceutiche impegnate in questo settore, nel 2010 soltanto 4. Difatti, i nuovi antibiotici sono stati 16 nel quinquennio 1983-1987, 10 tra il 1993 e il 1997 e 5 tra il 2003 e il 2007.
“E’ necessario – insiste l’eurodeputato di Teverola – allocare maggiori risorse finanziarie agli enti pubblici di ricerca nel campo della biologia strutturale, della biochimica e della biologia molecolare, per l’individuazione e lo sviluppo di ulteriori nuove molecole. Ma è necessario, prima di ogni cosa, responsabilizzare il cittadino sull’uso degli antibiotici”.