Donald Trump è stato intervistato per la prima volta dopo l’inaugurazione del suo mandato e ha risposto a domande importanti.
In prima linea il rapporto con il Messico con cui il neopresidente americano ha sottolineato di voler costruire un muro immediatamente. “Inizieremo appena possibile”, ha detto alla Abc.
Già in un tweet, il giorno precedente, aveva anticipato: “Grande giorno domani per la sicurezza nazionale. Tra le tante cose, costruiremo il muro!”. E come prima conseguenza dell’effetto Trump, il presidente del Messico Pena Nieto ha rinunciato a partecipare al vertice della Comunità degli Stati dell’America Latina e i Caraibi (Celac), in programma a Punta Cana, in Repubblica Dominicana.
In un comunicato, il ministero degli Esteri ha informato che Pena Nieto – che doveva viaggiare a Punta Cana mercoledì pomeriggio, e tornare in Messico giovedì sera – ha dovuto cambiare i suoi programmi “per motivi di agenda interna”.
Politica protezionista e forti restrizioni in materia di migrazioni sembrano essere le parole chiavi della guida di Trump.
Nel frattempo, il presidente Trump ha annunciato l’avvio di una nuova indagine per far luce sulle elezioni. “Chiederò un’indagine su brogli elettorali”, avvenuti in occasione del voto di novembre e, a seconda dei risultati, ha promesso di “rafforzare” le procedure di voto.
Prevista anche una revisione dei metodi attraverso cui la Cia compie gli interrogatori, autorizzando l’agenzia di intelligence a riaprire carceri segreti all’estero. E’ quanto prevede, secondo il Washington Post che ne ha copia, una bozza di decreto che di fatto potrebbe far ripartire il programma sugli interrogatori “rafforzati” smantellato nel 2009 perche’ accusato di assecondare la tortura.
“La bozza di decreto preparata – accusa Human Rights First – autorizza la Cia a ripristinare il proprio programma di detenzione che è stato fonte di così tante torture da indebolire la nostra sicurezza nazionale”.
Dieci le persone che si sono arrampicate su una gru non lontano dalla Casa Bianca in simbolo di protesta nei confronti delle scelte di Trump.