Ucciso e gettato in un laghetto a Castel Volturno: riaperto il caso di Pietro Moscato

di Redazione

I carabinieri della stazione di Grazzanise, a Castel Volturno, imìn via Mezzagni, nell’area adiacente la struttura denominata “Hyppocampo”, stanno svolgendo ulteriori accertamenti delegati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, anche con l’ausilio del Nucleo elicotteristi carabinieri di Pontecagnano, sui luoghi adiacenti l’area dove il 5 gennaio 2012 venne ritrovato il cadavere del 24enne Pietro Moscato.

Si cercano, in particolare, lo scooter di proprietà del giovane – che era un incensurato – e l’arma del delitto. Quel coltello che potrebbe svelare altri retroscena nell’ambito di una indagine riaperta.

Il giovane fu ucciso con numerose coltellate e successivamente gli furono legate le mani e i piedi ad alcune pietre affinché il suo corpo affondasse nel laghetto della zona, profondo circa due metri.

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