Aversa – Botte, scazzottate tipo saloon di far west, minorenni in stato di ebbrezza che vagano pericolosamente per strada o investiti. E’ stata una movida movimentata, per usare un eufemismo, quella appena trascorsa ad Aversa. Iniziata nel tardo pomeriggio di domenica col ricovero di un sedicenne al pronto soccorso dell’ospedale ‘Moscati’ e terminato con il danneggiamento di un noto locale (con ferimento del titolare) da parte di energumeni che non avrebbero voluto pagare il conto. Un bilancio pesante nonostante in strada l’altra notte ci fossero agenti di tutte le forze dell’ordine, dalla polizia ai carabinieri alla guardia di finanza senza dimenticare la polizia municipale.
L’episodio più grave, dal punto di vista dell’ordine pubblico, è avvenuto nelle prime ore della notte in uno degli spiazzi limitrofi a via Seggio, dove alcuni avventori, di una numerosa tavolata, non avrebbero gradito il conto. Una sensazione che avrebbero espresso aggredendo il titolare (che è stato ferito alla testa ed stato costretto a ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso del locale nosocomio) e danneggiando in maniera seria il locale. I focosi giovani avrebbero calato la serranda del locale dando il via alla loro violenza. In aiuto degli investigatori potrebbero venire alcune telecamere installate nello stesso locale.
Nel pomeriggio, una madre aveva accompagnato il proprio figlio al ‘Moscati’ perché, a suo dire, presentava vomito e cefalea dopo essere stato investito. I sanitari non avrebbero trovato segni di investimento sul corpo, ma gli hanno riscontrato un trauma cranico, disponendone il trasferimento. Poco dopo, un’altra minorenne, in piazza Crispi, altro luogo di movida, in stato visibilmente di ebbrezza, ha dapprima tenuto un comportamento strano per poi tentare di lanciarsi sotto le vetture che transitavano. Mentre veniva fermata dai presenti, giungeva la polizia e, subito dopo, i genitori che, costernati, la prendevano in custodia.
Ultimo episodio di violenza (almeno tra quelli noti) si è verificato in viale Olimpico, al bivio con via Giotto. Gli occupanti di due autovetture hanno dapprima avuto una violenta discussione verbale per passare, poi, alle vie di fatto. Si sono sfilati le cinture usandole come fruste, provocandosi ferite sanguinanti. Ad un certo punto, temendo forse l’arrivo delle forze dell’ordine, si sono rimessi nelle auto e hanno fatto perdere le proprie tracce.
Quattro episodi di cui si è venuti a conoscenza, ma potrebbero essersene verificati tanti altri. Sembra essere questo il copione simbolo della movida aversana.
Una situazione che richiede una maggiore presenza di forze dell’ordine e, soprattutto, una risposta decisa da parte delle istituzioni. In questo senso, lo stesso sindaco normanno Enrico De Cristofaro, all’indomani del decreto Minniti che concede ai primi cittadini maggiori poteri, aveva affermato di voler utilizzare il nuovo strumento del daspo urbano soprattutto per i violenti nell’ambito della movida.