Il Tribunale del Riesame di Napoli ha sottoposto al regime ai domiciliari, a Isernia, Walter Schiavone, 35 anni, figlio del boss Francesco, detto “Sandokan”.
Il secondogenito del capoclan era finito in carcere lo scorso 7 febbraio nell’ambito di condotta dai carabinieri della compagnia di Casal di Principe che aveva accertato il suo ruolo di collettore degli “stipendi” del padre detenuto, provenienti dagli affari illeciti, in particolare dai proventi delle scommesse. In libertà torna invece un altro degli arrestati, Salvatore De Falco, 28 anni, detto “Salvaturiello”.
L’indagine, condotta da agosto 2014 a dicembre 2016, ha ricostruito l’articolazione del clan Schiavone-Venosa nel territorio dell’atro aversano, il cui reggente, Raffaele Venosa, è poi divenuto collaboratore di giustizia dopo il suo arresto nel maggio 2015 per il duplice omicidio Pagano-Coviello. Individuate tutte le attività illecite con cui veniva alimentata la cassa del clan per procedere al pagamento degli “stipendi” che venivano consegnati ai figli e alle mogli dei detenuti al 41bis, tra cui Walter Schiavone, alias “La capra”… QUI I DETTAGLI E IL VIDEO DEGLI ARRESTI