Cusago, smantellato il “drive in” dello spaccio milanese: 18 arresti

di Redazione

E’ nata dalle segnalazioni di incidenti e code improvvise lungo le Provinciali 162 e 114, l’indagine dei carabinieri della stazione di Trezzano sul Naviglio (Milano) che ha portato all’arresto di 18 pusher (10 cittadini marocchini e 8 italiani tra i 23 e i 55 anni) che spacciavano agli automobilisti cocaina ed eroina sul ciglio delle strade dopo aver raccolto al telefono le loro ordinazioni.

Protetti dalla folta vegetazione e da una rete di vedette, i pusher preparavano le dosi richieste e poi in una manciata di secondi incassavano il denaro dall’acquirente, gli consegnavano l’eroina (chiamata “brutta” o “nera”) e la cocaina (“bella”, “bianca” o “latte”) e poi sparivano nei campi coltivati a granoturco nel territorio di Cusago, nella grande area rurale a Sud-Ovest del capoluogo lombardo.

Nonostante la rapidità dello smercio, nelle ore di punta e il sabato e domenica, in prossimità dello spaccio si formavano però code di auto o gli acquirenti effettuavano manovre spericolate che talvolta finivano per provocare incidenti.

Le complesse indagini, condotte tra gennaio e maggio 2016, hanno portato all’emissione delle ordinanze di custodia cautelare in carcere che sono state eseguite nelle province di Milano, Pavia, Alessandria, Biella, e Vercelli.

La piazza di spaccio era aperta tutti i giorni, dalla tarda mattinata fino al pomeriggio inoltrato, e avrebbe fruttato fino a ottomila euro al giorno. Sempre secondo quanto riferito dall’Arma, quella smantellata è la più forte e sfrontata “batteria” di pusher della decina attiva in zona, purtroppo una delle più note di tutto il Milanese per il fiorente mercato dello spaccio.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico