Sei mesi di pedinamenti, appostamenti, riprese video sui convogli ferroviari tra Mondovì e Fossano, nel Cuneese, davanti alle scuole delle due cittadine e nei pressi delle stazioni ferroviarie, per riuscire a porre fino ad una fitta rete di spaccio che coinvolgeva un gruppo di richiedenti asilo, ospiti per lo più di un centro di accoglienza di Mondovì, e diversi studenti minorenni, tra i quali un 13enne di Fossano.
Nessuna telefonata, nessun messaggio, solo scambi di droga sui treni o in posti concordati, dove la droga veniva nascosta. Tra questi il bar dismesso della stazione di Mondovì o le prese d’aria dei locali.
L’operazione, denominata “Kapon”, dal nome di un 24enne del Gambia, che si occupava dell’approvigionamento e del coordinamento degli spacciatori, ha portato all’arresto di due uomini, M.M. (Kapon) e S.S., di 22 anni, anche lui di origine africana.
Quattro le persone destinatarie di misure cautelari dell’obbligo di firma e di divieto di dimora in provincia di Cuneo. 50 le cessioni di droga documentate, dosi da circa 10 euro ciascuna, 15 le perquisizioni domiciliari e 15 i ragazzi segnalati come assuntori di cui, sottolineiamo, la maggior parte minorenni.
I giovani richiedenti asilo perderanno i benefici del programma di protezione e verranno valutati i presupposti per l’allontanamento dal territorio italiano. Kapon già ad agosto aveva perso lo status di richiedente asilo, mentre per l’altro ragazzo sono state avviate le procedure. Arresti domiciliari per C.C, 37enne di Farigliano, uno dei fornitori, “coltivatore domestico” di marijuana. L’approvvigionamento avveniva anche all’ingrosso a Torino, dove sono ancora in fase di valutazione le posizioni di un paio di persone.