Meningite, caso sospetto a Napoli: liceo chiude per due giorni

di Redazione

E’ di nuovo psicosi meningite a Napoli. A poche ore dall’allarme lanciato per l’ultimo possibile caso di infezione, che ha fatto scattare le procedure di contenimento del rischio, torna la paura per i napoletani. La bolla di sicurezza, per il possibile nuovo focolaio, ha riguardato stavolta il liceo scientifico ‘Tito Lucrezio Caro’ di via Manzoni, dopo che in nottata un dipendente è stato ricoverato all’ospedale per le malattie infettive ‘Cotugno’.

Scuola chiusa per due giorni e tutti i ragazzi e docenti sottoposti a profilassi antibiotica per precauzione. In attesa di sapere se le analisi sul 57enne confermeranno o meno il contagio e se si tratti di infezione batterica o virale. Le disposizioni hanno preoccupato non poco tutti gli interessati e intorno all’istituto si è generato un clima di terrore.

L’uomo ammalato, un assistente scolastico dell’istituto residente nell’hinterland napoletano era stato ricoverato all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli di Pozzuoli dopo che in nottata le sue condizioni, critiche da giorni, erano peggiorate. Dopo due giorni di febbre molto alta e dopo aver manifestato sintomi sospetti i familiari dell’uomo avevano dunque deciso di portarlo in ospedale.

Dal comune flegreo, però, è stato immediatamente disposto il trasferimento a causa dei sintomi di meningite. E per tutti quelli che possibilmente fossero venuti a contatto con l’uomo è stata disposta la profilassi. All’istituto le bocche restano cucite e il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Luisa Franzese in una nota ha evidenziato che “per ora non c’è alcuna diagnosi di meningite. Qualora la diagnosi dovesse essere confermate si metteranno in campo le dovute procedure”.

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