Napoli – Un viaggio da incubo, una nave intera quasi presa in ostaggio da 29 extracomunitari che a bordo hanno scatenato l’inferno. Il traghetto è quello della Tirrenia, che collega Cagliari con Napoli.
Un episodio che getta altra benzina sul fuoco delle polemiche legate alla gestione dei flussi di immigrati. Lunedì pomeriggio un gruppo di immigrati, soggetto a decreto di respingimento – una misura che precede di sette giorni l’espulsione dall’Italia e il conseguente rimpatrio – si è imbarcato per raggiungere il porto del capoluogo campano ma nel corso del viaggio durante la notte hanno messo a ferro e fuoco la nave.
Sale e cabine sono state devastate, ma a ritrovarsi in balia della banda sono stati anche gli altri passeggeri, tra questi anche alcuni africani. Un ragazzo senegalese ha raccontato ai nostri microfoni quanto avvenuto a bordo. Un assalto alle cuccette, con tentativi di fare irruzione nelle stanze. Poi furti e anche molestie ai danni delle persone che per caso si sono ritrovate di fronte.
Prima di arrivare al porto di Napoli, il comandante del traghetto, il Janas della Tirrenia, ha informato la polizia di tutto quello che stava avvenendo a bordo. Gli agenti della questura di Napoli hanno atteso l’arrivo della nave e sono saliti a bordo per verificare quanto era appena accaduto e per accertare che nessuno si nascondesse a bordo per evitare l’applicazione del decreto di espulsione.