E’ stata dimessa dalla clinica la sedicenne molestata e picchiata giovedì sul treno Milano-Mortara. Gli agenti della Squadra volante e della Polfer sono al lavoro per rintracciare i due aggressori, descritti dalla vittima come due nordafricani. Gli investigatori stanno esaminando le immagini delle telecamere di sorveglianza sul tragitto percorso dalla ragazza tra scuola e stazione. La ragazzina ha detto, infatti, che le sembrava che qualcuno la seguisse.
Nell’audizione protetta, con l’aiuto di una psicologa, la studentessa ha fatto riferimento ai contatti su Facebook con un uomo che potrebbe essere uno dei due aggressori, anche se i contatti sarebbero abbastanza datati.
E’ esclusa l’ipotesi di un tentativo di rapina, anche se non è certo che sia stata un’aggressione esclusivamente a fini sessuali quella messa in opera dai due uomini che la studentessa ha indicato quali responsabili delle lesioni subite. La ragazza ha riportato traumi guaribili in 30 giorni, tra cui la rottura di una costola.
Ad occuparsi dell’inchiesta sarà la Procura di Pavia, con il pm di turno Paolo Mazza. Gli accertamenti compiuti dagli agenti della Squadra volante della Questura di Milano hanno infatti stabilito che il pestaggio è accaduto in territorio di competenza dei magistrati pavesi ai quali sarà trasmessa una relazione sui fatti.
“Abbiamo il dovere di vigilare di più. Ne parlerò anche con il presidente della Regione, Roberto Maroni, perché ovviamente i mezzi di trasporto sono in parte cittadini, in parte sono regionali. Bisogna fare di più”, ha commentato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. “Poi – ha aggiunto – colgo l’occasione per lanciare un invito a tutti: di stare molto attenti ai social, perché in certi casi possono portare a incontri sgraditi”.