Omicidio Varani, chiesti 30 anni di carcere per Manuel Foffo

di Redazione

Trent’anni di reclusione sono stati chiesti per Manuel Foffo, reo confesso dell’omicidio di Luca Varani, dal pm Francesco Scavo nel processo con rito abbreviato. Sollecitato anche il rinvio a giudizio per Marco Prato, che ha chiesto invece il rito ordinario. La Procura contesta ad entrambi le aggravanti della premeditazione, della crudeltà e dei motivi abbietti e futili. Varani fu ucciso a Roma durante un festino a base di sesso e droga.

L’omicidio di Luca Varani è avvenuto a Roma il 4 marzo dello scorso anno. Foffo e Prato sono accusati di averlo massacrato e seviziato in un appartamento alla periferia della Capitale. Le strade dei due ex amici si sono divise proprio il giorno dopo quel tragico festino costato la vita a Varani. Nell’atto di chiusura indagini, la Procura aveva di fatto ricostruito l’intera vicenda ritagliando un ruolo “paritario” ai due nell’omicidio.

Secondo il pm Scavo il massacro fu “pianificato in modo lucido” con la scelta della vittima fatta con una sorta di macabro casting durante il festino. I genitori di Varani, costituitisi parte civile, hanno chiesto un risarcimento da 4 milioni di euro.

L’avvocato di Foffo, Michele Andreano, ha chiesto il rito alternativo al gup Nicola Di Grazia: secondo il legale, che ha depositato una perizia medica contenente analisi tossicologiche e psichiatriche, il suo assistito al momento dell’omicidio non era completamente in grado di intendere e di volere a causa dell’uso cronicizzato di alcol e droga. Al processo sono parti civili i genitori di Luca e la sua fidanzata.

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