Napoli – Andrebbe verso l’archiviazione il filone di inchiesta a carico di quattro giovani indagati per la diffusione dei video hard con protagonista Tiziana Cantone, la 31enne di Casalnuovo, residente a Mugnano di Napoli, morta suicida lo scorso settembre. Secondo i pm di Napoli sarebbero stati lei stessa e l’ex fidanzato Sergio Di Palo a diffondere on line i filmati. Da qui la richiesta di archiviazione del procedimento avanzata dal pubblico ministero Alessandro Milita, ora al vaglio del gip Tommaso Petrella. Coinvolti due ragazzi di Battipaglia e altri due di Napoli e Aversa.
“Tiziana risulta, per confessione stragiudiziale resa alla madre, responsabile della originaria diffusione dei video su Whatsapp, avendo coperto il principale sospetto e probabile responsabile: il fidanzato Sergio Di Palo, mai querelato, ma vi è l’elevata probabilità che lo stesso, visto il comportamento della Cantone di evitare di includerlo fra i detentori del filmato, avesse agito d’intenzione”, sostiene il pm Milita, secondo quanto riportato dal quotidiano “Il Mattino”.
Da parte sua, Tiziana aveva dichiarato alla polizia postale che dei suoi rapporti sessuali su Internet Di Palo era a conoscenza e che “tutto accadeva anche per nostro desiderio, nella dinamica relazionale del rapporto sentimentale anche sessuale che avevo con Di Palo. Ma i video sono stati sempre ed esclusivamente girati con il mio telefonino e ripresi dal compagno che non ha mai avuto una copia”.
Secondo il pm a discolpare i quattro giovani c’è il fatto che la donna “non indicava nessuna delle persone presenti alle relazioni sessuali. Ma indicando che il Di Palo era a conoscenza delle sue relazione tracciava implicitamente una dinamica del loro rapporto sentimentale e sessuale che difficilmente poteva essere disgiunta dalla condivisione, con lui, dei video prodotti dalla donna”.
Intanto, prosegue l’inchiesta principale sul suicidio di Tiziana. Ed è dei giorni scorsi la notizia di un’altra indagine a carico di Di Palo: l’ipotesi di reato è di calunnia. Nel mirino le accuse dell’uomo contro i quattro giovani denunciati da Tiziana prima del suicidio. Ma per l’ex della 31enne c’è anche l’accusa di falso: sarebbe stato lui a spingere Tiziana a dichiarare di aver perso il cellulare, probabilmente per sviare le indagini sul fatto che la coppia stessa aveva pubblicato volontariamente i video hard. Sembra che, nell’avvio dell’indagine nei confronti del fidanzato della donna, siano stati decisivi i contenuti degli sms nel cellulare di Tiziana, sbloccato solo nei giorni scorsi e finito sotto la lente degli inquirenti. Di Palo, da parte sua, ha sempre negato di aver diffuso i video.