Asl Caserta, i sindaci insorgono: “Direttori distretti evitano il confronto”

di Redazione

La Conferenza dei Sindaci della Provincia di Caserta, riunitasi alla Direzione generale dell’Asl Caserta, nelle persone di Marcello De Rosa, Antonio Papa, Giosuè Santoro e Giovanni Schiappa, con un comunicato inviato alla stampa assume una posizione netta e precisa a sostegno dei Sindaci dei 104 Comuni della Provincia di Caserta che, a spregio di ciò che sarebbe la regola da seguire, i Direttori dei Distretti della Provincia non si confrontano con le Autorità Locali sui territori.

Infatti, in ogni Distretto sanitario, il Comitato dei Sindaci esprime il parere sul Programma delle Attività Territoriali prima che sia sottoposto all’approvazione del Direttore Generale, e concorre alla verifica del raggiungimento dei risultati di salute definiti nel Pat.

​Già l’Atto aziendale 2013 recitava che “un efficace esercizio della funzione del Distretto quale centro dì riferimento sanitario della comunità locale, presuppone una completa e costante valorizzazione del ruolo delle autonomie locali”.

​In sintesi, il Comitato dei Sindaci di ogni Distretto sanitario rappresenta il cuore nevralgico per la gestione dei rapporti tra l’Azienda sanitaria locale e il mondo delle autonomie locali che compongono uno specifico distretto nell’ambito di un settore delicato quale quello della tutela e della promozione delle salute pubblica.

“​Purtroppo, con rammarico – affermano i sindaci – bisogna registrare l’assenza di contatti e/o il tentativo di coordinamento con i Sindaci, nel rispetto dei reciproci ruoli. ​Risulta superfluo ricordare il peso che i 104 Comuni della Provincia di Caserta dovrebbero invece avere nell’ambito dei distretti sanitari. ​Si registra, quindi, con amarezza, un silenzio pervicace e costante, connesso ad un operare solitario dell’istituzione sanitaria sui singoli territori. Infine, ​si ribadisce che il già citato Atto aziendale già prevedeva che ai Comitati dei Sindaci di ogni Distretto spetta “[…] la diffusione delle informazione sui settori socio-sanitari e socio-assistenziali e la promozione, a livello di indirizzo politico, delle relative attività in forma integrata e coordinata”.

In merito, poi, ai prolungati ritardi nell’utilizzo delle necessarie professionalità (pediatri, psichiatri, neuropsichiatri infantili, pscicologi, ostetrici, etc.) presso gran parte dei distretti sanitari casertani, arrecando disagi notevoli finanche alla gestione della programmazione relativa all’utenza scolastica di ogni singolo Comune, ricordando che i ritardi dell’Asl si riflettono a catena su le altre Istituzioni territoriali, come ad esempio la Comunità scolastica; inoltre va evidenziata l’assenza di pianificazione delle attività socio-sanitarie nei rispettivi Ambiti Territoriali.

La Conferenza dei Sindaci ha affrontato la problematica relativa alla rete territoriale delle emergenze, ascoltando in audizione il Segretario Aziendale dell’Anaao, Giovanni Lettieri accompagnato dal Presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Caserta, Erminia Bottiglieri, decidendo di costituire una Commissione ad hoc per ipotizzare una soluzione relativa alle problematiche legate ai flussi e deflussi ospedalieri. Altro argomento affrontato è stato quello delle criticità dei Consultori Familiari (Uomi) relative alle segnalazioni pervenute dai territori.

L’organismo rappresentato dai Primi cittadini di Casapesenna, Falciano del Massico, Mondragone e Santa Maria La Fossa, richiede in tal senso l’audizione ad horas del Direttore Generale dell’Asl Mario De Biasio, facendosi da subito parte attiva per una repentina risoluzione delle relative problematiche.

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