Aversa, Capasso: “I debiti del Comune? Quasi tutti causati da strade dissestate”

di Nicola Rosselli

Aversa – «Il problema dei debiti fuori bilancio (giunti ad un totale complessivo di oltre tre milioni di euro, ndr) è costituto soprattutto da quelli classificati sotto la lettera ‘A’ (che ne costituiscono la maggioranza), ossia quelli frutto di sentenze da sentenza». A parlare, in vista della seduta di consiglio comunale convocata dal presidente Augusto Bisceglia per la mattina di venerdì prossimo, il consigliere comunale di opposizione Rosario Capasso, che, nella sua qualità di presidente della commissione consiliare temporanea per i debiti fuori bilancio, terrà una relazione in proposito.

«Dopo aver avuto in audizione in commissione – continua Capasso – tutti i dirigenti, che hanno firmato apposita dichiarazione, possiamo affermare che, come oramai noto, la stragrande maggioranza di essi dipendono da sentenze per danni causati da insidie e trabocchetti stradali. Come fermare questo stillicidio? Una soluzione potrebbe essere quella di aggiungere la previsione di inserire, prevedere una manutenzione per i successivi cinque anni quando si appalta il restyling di una strada oppure l’istituzione di una commissione di periti o la stipula da parte dell’ente pubblico di un’apposita polizza assicurativa. Ma le ultime due strade sono difficilmente percorribili, per cui la nostra proposta madre, che illustrerò in consiglio comunale, rimane la prima».

Consiglio comunale che prevede anche l’approvazione del riconoscimento di una serie di debiti fuori bilancio, come, oramai sta avvenendo da tempo, man mano che gli uffici comunali ne accertano la sussistenza e l’effettiva debenza. «La tranche di debiti che andrà in consiglio per il riconoscimento – ha annunziato l’assessore alle Finanze, Francesca Sagliocco – ammonta a 660mila euro. La loro copertura è assicurata in parte da risorse allocate nel bilancio di previsione 2016 dal commissario straordinario e in parte dall’utilizzo di ulteriore avanzo di amministrazione a ciò destinato così come deliberato dal consiglio comunale stesso».

Sull’argomento da registrare le dichiarazioni del capogruppo consiliare del Partito Democratico, Marco Villano. «Finalmente dopo le promesse disattese dell’assessore ai lavori pubblici sono stati portati in consiglio tutti i debiti. Abbiamo iniziato questa battaglia perché era impensabile che chi doveva avere dei soldi dal comune così come predisposto da un giudice avesse dovuto aspettare anni. Inoltre, il mancato riconoscimento degli stessi ha comportato il formarsi di una grande mole di interessi tutti a danno dei cittadini».

«Naturalmente, però, – ha continuato Villano – anche quando provano a fare una cosa buona (sotto dettatura) sbagliano a farla perché di tutti questi debiti solo il 20% è stato messo in pagamento e quindi per la restante parte gli interessi continuano a maturare. Inoltre, non si ha traccia dei debiti di lettera ‘E’ (lavori pubblici) per i quali tutto tace nonostante i nostri tanti solleciti. Abbiamo sollecitato e sollecitiamo il prefetto affinché possa intervenire per intimare al presidente del consiglio la convocazione ai fini del riconoscimento. Naturalmente anche su questo tema non c’è un minimo di proposta politica. Cosa intende fare de Cristofaro per evitare che vengano prodotti tutti questi debiti? La maggior parte di questi derivano da un manto stradale pessimo. Noi proponiamo una gara per tre anni di manutenzione ordinaria e straordinaria di tutte le arterie cittadine la finisca di dare incarichi per piccole riparazioni, la smetta di utilizzare lo strumento dei cottimi fiduciari».

Nel dibattito interviene anche il presidente dell’Assise cittadina, Bisceglia, che evidenzia: «Con la seduta di venerdì chiudiamo con i debiti fuori bilancio derivanti da sentenze, mentre per gli altri, quelli definiti lettera ‘E’, per i quali le opposizioni mi hanno chiesto la convocazione di un’apposita seduta di consiglio comunale, se non sarà conclusa l’istruttoria da parte degli uffici competenti, non potrò, ovviamente metterli in discussione».

Il parlamentino cittadino, oltre alla discussione sui debiti fuori bilancio, che stanno tenendo banco sin dal giorno dopo le elezioni amministrative dello scorso mese di giugno, dovrà anche procedere alla nomina del nuovo collegio dei revisori dei conti e discutere una serie di interrogazioni e mozioni.

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