E’ giunto nelle zone del terremoto che ha interessato l’Abruzzo, il premier Paolo Gentiloni, nella giornata di martedì. La visita è partita dal centro storico di Montorio al Vomano, dove il presidente del consiglio ha avuto un incontro istituzionale a porte chiuse nell’Aula consiliare del municipio di Montorio al Vomano con i vertici della Regione Abruzzo e della Provincia di Teramo. Incontro che, riferiscono fonti locali, ha avuto una durata di poco più di venti minuti.
A seguire il sindaco di Montorio, Gianni Di Centa, ha mostrato brevemente la situazione di difficoltà della comunità locale, alle prese con uno dei più alti numeri di sfollati dalle abitazioni per le conseguenze dei terremoti del 24 agosto e del 30 ottobre scorsi e del maltempo che ha colpito duramente il teramano a metà gennaio.
“Servono provvedimenti shock – ha detto Di Centa a Gentiloni – a un malato grave non serve una cura con l’aspirina”. Il riferimento è allo sblocco delle procedure per la ricostruzione, già avviate dopo il sisma del 2009, che tra l’altro riguardano l’avvio dei lavori del nuovo polo scolastico.
Il Presidente del Consiglio è giunto anche a Teramo, nel palazzo della Provincia dove ha incontrato i sindaci del cratere sismico e quelli dell’area montana, accompagnato dai vertici della Regione Abruzzo e dal presidente dell’ente provinciale, Renzo Di Sabatino.
Durante il tragitto, Gentiloni ha incontrato due donne a cui ha riferito: “Ce la faremo, vi staremo vicini”, e si è congratulato con una squadra dei Vigili del fuoco del posto.